Il solito Aurelio De Laurentiis. Focoso quanto basta, lungimirante ma anche battagliero e sempre pungente quando si tratta di criticare e attaccare il sistema. In questo caso il patron azzurro ha parlato, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, della nascita del nuovo corso del Napoli, fatto di italiani giovani e futuribili, ma anche di giocatori che possono ricostituire un'ossatura che sembra essere mancata agli azzurri in questa stagione.
L'intervento di De Laurentiis parte dalla scelta di Maurizio Sarri, nuovo allenatore del Napoli: "Avendolo frequentato in questo periodo, Sarri mi ha dimostrato di essere quello che credevo che fosse. Ho avuto l'impressione di un uomo attaccato al proprio lavoro, di grande esperienza. Va bene così, c'è sempre un momento in cui ricordiamo altre squadre come Milan o Juve che, in passato, hanno utilizzato allenatori reduci da serie inferiori. Sarri, invece, almeno un anno interessante in A lo ha già fatto". Dalla panchina al campo, tornando sempre all'Empoli da dove arriva Mirko Valdifiori, per passare a Pepe Reina, cavallo di ritorno in Campania: "Storicamente mi è sempre rimasto qui, a metà tra la gola e il palato, questo desiderio insoddisfatto di poter avere un regista, mai avuto nella storia mia a Napoli. Già Verratti, che avevo acquistato e al quale ho poi dovuto rinunciare per il modulo dell'epoca, è un rimpianto. Valdifiori ha tutte le caratteristiche per poter fare molto bene anche perché arriva a Napoli dopo una gavetta molto lunga fatta di sacrifici. Reina? Ha un appuntamento con noi per le visite mediche domani. Se non ci saranno problemi firmerà il contratto con il Napoli".
Dal campo allo Stadio. Problema annoso come non mai, con il comune che continua a sbarrare la strada al Napoli per il rinnovo dell'impianto di Frorigrotta. Non solo, a luglio sul manto erboso del San Paolo sono previsti due concerti, di Jovanotti e Vasco Rossi. Ecco il pensiero del numero uno azzurro, che non si astiene dalle critiche: "Ho grande rispetto e stima per Vasco Rossi, così come per Jovanotti, ma in Italia ci sono location idonee e disidonee. Lo stadio San Paolo serve a fare calcio. O facciamo i concerti e distruggiamo i campi di gioco o facciamo calcio. Cavani, da noi, si lamentava sempre del manto erboso, del nostro campo. L'ho rifatto e rivoltato varie volte come un pedalino, ci abbiamo provato sotto di tutto e di più e finalmente il nostro creatore e manutentore ha fatto un lavoro eccelso, tanto che in Lega il nostro è stato definito il miglior manto erboso italiano. Ecco perché mi sono preoccupato dei concerti e ho un dibattito in comune da cinque mesi. Non sapevo ancora come sarebbe finito il campionato, avrei potuto giocare dei preliminari ad agosto proprio al San Paolo. Se questi signori, durante il concerto, utilizzeranno strutture metalliche saremo paralizzati, ma se utilizzeranno plastica traforata avremo un danno minore. Se il 27 mattina smonteranno l'ultimo concerto noi abbiamo già comprato le nuove zolle per rifarlo di nuovo ma prima della fine di agosto non avremo un campo perfetto, quindi chiedo di giocare la prima partita di campionato il 23 agosto fuori casa. In più non potremo fare quelle 3, 4 amichevoli estive. Purtroppo saremo bloccati, non possiamo ospitare nessuna squadra. E' un peccato, ci avrebbe fatto piacere misurare i nuovi acquisti con delle amichevoli di prestigio, soprattutto quest'anno in cui abbiamo un gruppo di lavoro completamente diverso, compresi i preparatori atletici".
Si parla anche del progetto di restyling legato all'impianto napoletano. Il San Paolo ha bisogno di una ristrutturazione, ma partirà questa idea? "Sono pronto per il progetto del San Paolo, ho preso l'architetto del Juventus Stadium, ma vale la pena incontrare il Comune o aspetto il sindaco del prossimo anno? Pare che il comune remi contro Napoli e il Napoli. Lo scorso anno abbiamo eliminato 10mila posti della Curva A ma non l'hanno ancora aggiustata. Si preoccupano di fare i concerti, ma se succede qualcosa chi ce l'ha sulla coscienza? Un conto è ospitare i tifosi di una squadra, un conto è ballarci e saltarci dentro non avendone coscienza. Vogliamo parlare dei bagni? Non esistono! Come faranno le persone durante il concerto? Dovranno far venire quelli chimici come facciamo noi. Lei lo sa che un signore della tv fece pipì in ascensore? Ma perché non fanno i concerti in Piazza del Plebiscito? E' venuto il Papa, non può venire Vasco Rossi? Mio padre direbbe "a pazziell 'mmane e criature".