Il presidente del Napoli è tornato a parlare dopo la conferenza di addio di Rafa Benitez. Dichiarazioni tanto rapide quanto importanti quelle rilasciate dal numero uno azzurro.
Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare in quel di Ginevra, dove era presente per assistere all'amichevole tra Italia e Portogallo e, in una quanto meno originale compagnia. Il patron, infatti, era con il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio e, soprattutto con Michel Platini, presidente della UEFA, aspramente criticato dal numero uno del Napoli, per i torti arbitrali nel post gara con il Dnipro.
Intercettato ai microfoni di Rai Sport, De Laurentiis si è prima soffermato sulla situazione del calcio italiano: "Sono preoccupato per lo stato finanziario di alcuni club. Tavecchio mi ha confermato che forse solo tre squadre potrebbero iscriversi al prossimo campionato… Ma noi siamo costretti a metterci una pezza all’italiana e a risolvere la situazione per forza di cose. I tornei sono composti nella maniera sbagliata, devono cambiare la Lega e la federazione. Ma soprattutto il CONI e lo Stato devono stare dalla parte nostra. Questo è un circo, guardo e aspetto. Non ho fretta, ma non si può continuare così".
Sul Napoli, invece, ammette una sua rivalutazione sulle scelte fatte e conferma la volontà di effettuare una seria rivoluzione: "Bisogna ricominciare da un’idea tutta italiana mi sono convinto dopo aver svolto alcune ricerche secondo le quali non hanno accettato l’Europa League. Ho visto troppo provincialismo in giro e, per questo, ho scelto di ricominciare dalla provincia italiana. Crediamo nel valore dei nostri giovani, mentre aspettiamo che cambi questo calcio. Deve cambiare tanto".
Intercettato, successivamente da Sky, si è soffermato sul mercato, ammettendo l'interesse per numerosi calciatori: "Immobile? Penso a tutti, ma poi deciderà il mio allenatore secondo i suoi schemi. Sarri è il giusto tecnico per iniziare un nuovo ciclo, lui è uno studioso del calcio e si impegna molto. Valdifiori? E' una realtà dell'Empoli, deciderà Sarri se è una realtà anche per il Napoli. Higuain? Se un giocatore ha un contratto deve rispettarlo, poi se arriva un pazzo ed offre una clausola rescissoria allora uno ci pensa, ma fino a quel momento è del Napoli".