E' un Andrea Stramaccioni visibilmente deluso quello che s'è presentato ai microfoni della conferenza stampa del Friuli per commentare la gara persa dalla sua Udinese contro la Sampdoria di Mihajlovic. Non può bastare la mancanza di stimoli a giustificare la sconfitta e la scarsa prestazione, ma Stramaccioni cerca comunque di guardare al futuro con positività.
"Fino al gol del 2 a 0 eravamo in partita. Ci sono stati diversi episodi che potevano mutare il senso della gara, quando la Samp ha ragguinto il raddoppio forse lì c'è stata una differenza di motivazioni. Noi ci siamo allungati e loro ne hanno approfittato. L'infortunio di Hallberg ci ha lasciato senza centrocampisti centrali, Pinzi e Guilherme avevano speso tanto ed è venuta meno quella protezione della difesa che ci aveva caratterizzato nelle ultime uscite. Facciamo i complimenti alla Samp e pensiamo a finire al meglio questa stagione".
Stramaccioni ha ricevuto in settimana l'ennesima conferma del patron Pozzo. Notizia importante, che vuol dire che la dirigenza friulana punta sul giovane tecnico per continuare un progetto tecnico, e che il tecnico ha commentato così: "La mia testa ora è alla partita di oggi, quello che dice il patron è importante e io ne sono assolutamente felice. Queste partite servono per capire bene come costruire la nuova Udinese, noi ci troviamo alla fine di un ciclo e ora bisogna ricostruire in maniera convincente una nuova generazione che possa riportare la squadra ai fasti di un tempo, sopratutto nell'anno del nuovo stadio".
Si passa all'analisi della gara dei singoli giocatori: "Geijo? Alex non è riuscito a fare quello che secondo me di buono aveva fatto in altre occasioni. In queste ultime partite l'alternanza di attaccanti è stata una mia scelta. Ci sta in un momento della stagione così dare una chance a chi ha giocato poco anche per motivo di infortunio. Mi assumo la responsabilità della mia scelta, il campo ha mostrato che non è stata una scelta felice. Di Natale? Ho conosciuto Tòtò quest'anno e sono orgoglioso di averlo allenato nell'anno del suo record. Il presidente è stato chiaro su di lui, non è un problema contrattuale ma è una sua scelta. Scelta che saremo tutti pronti a rispettare in qualsiasi direzione andrà. Egoisticamente mi auguro che possa restare con noi, l'ho convinto che può essere decisivo con il giusto utilizzo ma vedremo cosa deciderà il nostro capitano".