Vince e convince il Napoli. Dopo Fiorentina e Wolfsburg, è il Cagliari a cadere sotto i colpi dei partenopei, che conquistano in Sardegna la terza vittoria in 7 giorni. Partita giocata in maniera impeccabile dai ragazzi di Benitez, che hanno mostrato maturità e cinismo annichilendo un Cagliari spaesato e ormai con un piede in Serie B. Hanno pesato sicuramente sul morale dei sardi la contestazione e le minacce dei gruppi ultras cagliaritani, che alcuni giorni fa avevano addirittura provato a venire alle mani i giocatori rossoblu. Il Napoli conquista quindi i 3 punti e si porta a 5 punti da Roma e Lazio, appaiate al secondo posto con 58 punti.
Zeman si schiera con il solito 4-3-3, affidandosi a Sau, M'Poku e Farias in avanti. A centrocampo, vista la squalifica di Crisetig, torna titolare il capitano Conti. Benitez si affida ai suoi uomini migliori, troppa ghiotta l'occasione di tornare a -5 dalla zona Champions. Il quartetto avanzato del Napoli è infatti formato da Callejon, Hamsik, Insigne ed Higuain. A centrocampo si rivede dal primo minuto Gargano, coadiuvato da Jorginho.
Pronti via è il Napoli a provare a fare la partita, con il Cagliari pronto a sfruttare la ripartenza. Al quarto minuto rischia di combinare la frittata Koulibaly: il centrale francese si fa soffiare una palla banale da Dessena dovendo poi essere obbligato a fare fallo; giallo per lui. I sardi prendono coraggio dopo l'errore del difensore ospite e provano a colpire Andujar con M'Poku, ma la sua conclusione termina tra le braccia del portiere argentino. Torna a farsi vedere il Napoli con Higuain, che, prima impegna Brkic con un sinistro rasoterra, e poi sfiora il gol con un tiro a giro di sinistro deviato in corner da Rossettini. I partenopei continuano a spingere e trovano il meritato vantaggio con Callejon al 24° minuto: Hamsik trova il perfetto inserimento dell'attaccante spagnolo, che buca la difesa sarda e supera Brkic con un destro all'angolino. I sardi provano a reagire con una spinta di orgoglio, e sfiorano il gol con M'Poku e Avelar, ma la difesa azzurra riesce a salvarsi. Nel finale di primo tempo i sardi crollano ed esce nuovamente allo scoperto il Napoli: Hamisk si libera di Conti e prova la conclusione da limite con Brkic bravo a bloccare la sfera in tuffo. Quando le squadre sembravano ormai dirette verso gli spogliatoi, Balzano combina un pasticcio e realizza un autogol clamoroso. Cross di Hamsik al centro sul quale si fionda il difensore sardo, che per anticipare Insigne manda la sfera nella propria porta. Il 2-0 del Napoli, arrivano proprio allo scadere del primo tempo, spezza totalmente le gambe ai rossoblu, che vanno negli spogliatoi tra la contestazione di tutto il Sant'Elia.
La seconda frazione inizia con Zeman che manda in campo Longo e lascia fuori Sau. Ma il canovaccio del match non cambia: sono sempre gli ospiti ad avere in mano il gioco. Avelar è bravissimo ad evitare la doppietta di Callejon, togliendo praticamente la palla dalla porta. Dopo 10 minuti Benitez inizia a pensare al ritorno di Europa League e toglie Hamsik inserendo Gabbiadini. L'ex attaccante della Samp, in campo da appena due minuti, realizza la rete del 3-0, che mette di fatto fine alla partita. I difensori sardi fanno il grave errore di lasciare tutto solo Gabbiadini al limite dell'area di rigore, che con un perfetto tiro a giro beffa l'impotente Brkic. Dopo alcuni minuti esce anche Higuain, spazio a Duvan Zapata. Al 65° minuto arriva l'episodio che potrebbe riaprire la partita: Maggio, già ammonito, travolge Avelar, si becca il secondo giallo e prende anzitempo la via degli spogliatoi. Benitez corre ai ripari ed inserisce Mesto per Callejon. Nonostante la superiorità numerica i Cagliari non riesce ad impensierire Andujar, e la partita scivola verso la fine senza troppi sussulti. Terza vittoria consecutiva del Napoli in 7 giorni, con le squadre della capitale ora a 5 punti di distanza. Cagliari con un piede in B: il distacco dall'Atalanta sale a 9 punti.