Quando meno ce la si aspettava, la reazione d'orgoglio è arrivata. A Parma erano tutti pronti a recitare il "De Profundis" all'alba della partita contro l'Inter. La squadra di Donadoni doveva essere la vittima sacrificale della ben più blasonata banda Mancini, ed invece: sette punti e tre partite dopo, il Parma è diventato il nuovo miracolo sportivo del Calcio italiano. Dal pareggio di San Siro alla vittoria nel recupero contro l'Udinese, per finire con l'esaltante successo di sabato contro la Juventus di Allegri.
Roberto Donadoni non vuol sentir parlare di "favola Parma", ma di un lavoro svolto sempre a testa alta, da professionisti e persone che hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo e le difficoltà. Alla vigilia del secondo ed ultimo recupero di campionato, previsto allo stadio Marassi di Genova, l'allenatore dei ducali fa il punto della situazione, ambientale, ma soprattutto di squadra.
"Abbiamo un pò di problemi dal punto di vista fisico, bisogna valutare bene Costa, Lucarelli invece ha giocato con la Primavera. Tra oggi e domani farò queste considerazioni. Noi affrontiamo il campo giornata dopo giornata, sapendo che le difficoltà vanno affrontate, non siamo nelle condizioni di poter predire nulla. Giocare così tante partita ravvicinate non ci aiuta molto ma cercheremo di giocare sull'onda dell'entusiasmo ritrovato negli ultimi giorni. Tra oggi e domattina valuteremo le condizioni dei ragazzi che hanno avuto qualche problemino fisico".
L'ex allenatore del Napoli e della Nazionale non si preclude alcuna strada, anche se ovviamente è più che impervia: "Anche se non dovesse arrivare la salvezza, i ducali giocheranno sempre con l'orgoglio: daremo tutto da qui fino alla fine del campionato, di queste ultime gare mi è piaciuta soprattutto la mentalità dei ragazzi di giocare maggiormente nell'area avversaria. Sicuramente la morale che scaturirà da questa stagione sarà poco edificante, ma nulla ci impedirà di dare sempre il massimo. Quanto vale il Parma? Non ha un prezzo che io possa definire, se vogliamo tradurlo in termini economici. Il nostro modo di rapportarci è sempre stato lo stesso".
L'attenzione si sposta sulla gara di domani, anche se Donadoni ci tiene a sottolineare, oltre all'atteggiamento dei suoi, anche le prestazioni del giovane Mauri, match winner della sfida di sabato al Tardini contro la Juventus: "Quella di sabato è stata sicuramente una delle sue migliori performance. Se tutto si riassumesse in un gol soltanto sarebbero piene le partite di giocatori che magari poi in concreto non sono di grande utilizzo o di aiuto alla squadra. Jose è un ragazzo giovane, deve ancora crescere".