Qualche mese fa un titolo del genere avrebbe fatto storcere il naso a molti, ma oggi non è più così.
Con la vittoria ottenuta Sabato scorso contro la Juve, il Parma ha dato dimostrazione di essere una squadra assolutamente viva dal punto di vista calcistico.
Questa non è una situazione scontata, anzi è la dimostrazione che il calcio italiano si sta evolvendo, sta tornando a piccoli passi verso l'elite. Molte volte in questo sport si sente parlare di business, di soldi ed invece per una volta il calcio, nel senso stretto della parola, torna al centro dell'attenzione.
Grazie ai giocatori del Parma, i tifosi e gli appassionati di tutta Italia stanno finalmente tornando a gustare il vero sapore di questa disciplina sportiva, i veri valori che sembravano ormai persi.
Onestà, dignità, rispetto, lottare per la maglia, metterci il cuore, grinta, determinazione: tutti requisiti racchiusi in un sol gruppo, quello gialloblù. Una squadra che quest'anno ne ha viste di tutti i colori e che nonostante ciò non ha mai mollato, non ha mai dato segni di cedimento.
Un team che l'estate scorsa pregustava l'Europa League ed ora si ritrova giuridicamente fallito, ha avuto l'umiltà di riorganizzarsi e rendersi conto che la realtà non era più quella della stagione passata e che quindi bisognava rimboccarsi le maniche e lavorare duro con la speranza di potersi salvare.
Un plauso va fatto anche al tecnico, Roberto Donadoni, un uomo che ha cercato nel suo piccolo di dare il massimo per far si che i suoi uomini rimanessero concentrati solo sulle partite. Un allenatore che per tutta la sua carriera ha sempre rispettato e trasmesso i veri valori di questo sport. Un uomo che non si è mai lamentato di nulla, se non delle ingiustizie che la sua squadra stava subendo dal punto di vista societario. Non ha mai preteso nulla, ha sempre e solo pensato a lavorare lasciando tutti i problemi al di fuori del rettangolo di gioco.
Un gruppo che si è solidificato nelle maggiori difficoltà ed avversità, a dimostrazione che in quello spogliatoio non ci sono 25 giocatori, ma 25 uomini. Un insieme che pone al centro il bene comune, cioè il Parma, che va sempre tutelato da tutto e tutti.
Qualcuno potrebbe pensare che si stia esagerando con gli elogi ma queste sono situazioni che in Italia si vedono davvero molto raramente. Infatti molte società falliscono tra Lega Pro e serie minori nel silenzio più assoluto, ma nessuna di queste ha mai mostrato l'orgoglio che sta sfoderando la squadra ducale.
Addirittura ora la piazza è talmente entusiasta da credere che si possa arrivare alla salvezza, ma ci sono ben 13 punti da recuperare sull'Atalanta quart'ultima. Intanto si continua a sperare che sul fronte societario si muova qualcosa per non far rimanere invano questo sforzo profuso da giocatori e staff tecnico.
Indipendentemente da come andrà, Serie B o Serie D, rimarrà negli occhi di tutti per molto tempo quello che stanno facendo questi ragazzi che meriterebbero un premio alla lealtà sportiva.
Sarebbe facile in Italia lasciarsi andare alla illegalità e all'antisportività nei momenti di difficoltà, ma proprio mentre tutti prefiguravano questa ipotesi ecco che esce fuori tutta la voglia di ribellarsi a questa situazione, dando luogo a prestazioni sul campo che hanno davvero convinto tutti sull'errore di valutazione commesso.
C'è un solo caso nel calcio italiano simile a quello del Parma ed è quello del Bari nella stagione 2013/14. Una società praticamente fallita, ed una squadra che non ci stava a mollare e guidata dalla coppia Alberti - Zavettieri in panchina è riuscita ad arrivare addirittura ai play - off per poi essere eliminata dal Crotone.
Questi non devono rimanere casi isolati, ma non si devono neanche verificare tutte queste difficoltà per far si che si possa parlare del calcio nella sua vera essenza. I veri valori devono essere parte integrante di uno sportivo e non vanno mai dimenticati.