Dentro o fuori. E' inevitabile. Quando si arriva verso la fine della stagione le sfide iniziano a pesare più delle gare precedenti, a maggior ragione davanti a te hai uno scontro diretto con una rivale che può significare riscatto e, in parte, possibilità di continuare a cullare il sogno Champions League. Napoli e Fiorentina si ritrovano un girone dopo alle prese con gli stessi stati d'animo (anche se quello in casa Napoli sembra molto più pesante).
Entrambe le squadre arrivano dall'eliminazione in Coppa Italia, chi per mano della Juve, dopo aver espugnato lo Juventus Stadium, chi per conto della Lazio, dopo il pareggio dell'Olimpico. Due sconfitte, due eliminazioni pesantissime, nel gioco, nell'animo e nell'orgoglio. Ferito, abbattuto, quello del Napoli, costretto ad andare in ritiro per mano del presidente De Laurentiis dopo un mese di risultati scadenti e di prestazioni abuliche, non da Napoli.
Riscattarsi dopo un periodo così, quando i giocatori sembrano apatici e deconcentrati è difficile: il ritiro, non punitivo secondo le parole del presidente, potrebbe servire a ridare morale ed entusiasmo, lavando i panni sporchi in famiglia. Occhio al contraccolpo inverso però: non è detto che si lavino, ma che escano da Castelvolturno ancora più sporchi di prima.
La Fiorentina sembrava essere in ripresa dopo la bella vittoria contro la Sampdoria di domenica, prima di piombare nel baratro martedì contro la Vecchia Signora. Una sconfitta strana, arrivata dopo 90 minuti passati a guardare i bianconeri dominare al Franchi, senza opporre quasi mai resistenza: forse ciò che fa più male. La viola potrebbe esserne uscita malissimo, svuotata nelle certezze che sembravano aver fatto della banda di Montella una squadra potenzialmente da terzo posto e da finale di Coppa ed Europa League. Importante rialzare subito la testa.
Entrambe le squadre, tuttavia, guardano avanti, fiduciose. A domani, quando in palio, come detto, ci sarà il quarto posto a disposizione (Samp a Milano permettendo), ma anche altro. Napoli e Fiorentina sono alle prese con l'antivigilia di Europa League (azzurri che andreanno a Wolfsburg, viola a Kiev), che inevitabilmente potrebbe distogliere l'attenzione dalla sfida, oltre all'utilizzo di un massiccio uso del turnover da parte degli allenatori.
Ecco le possibili scelte di Benitez e Montella.
Quasi sicuro il ritorno di Koulibaly al centro della difesa, fermo da due turni per scelta tecnica, in coppia con Albiol. Strinic titolare a sinistra in luogo di Ghoulam, con Maggio confermato a destra. A centrocampo Lopez con Inler (con Gargano che verrà risparmiato per Wolfsburg), mentre in attacco Callejon, Gabbiadini ed Insigne (preservando Hamsik e Mertens per il Wolfsburg) in supporto a Duvan (stesso discorso di cui sopra vale anche per Higuain, spento nelle ultime due gare).
Montella potrebbe dare un turno di riposo ad uno tra Salah e Diamanti, con Ilicic che scalpita (più probabile il primo, anche se il suo stato di forma depone a suo favore). Babacar s'è fermato nella rifinitura e non ci sarà: al suo posto Gomez, anche se scalpita Gilardino. Kurtic e Badelj con il confermato Mati Fernandez a centrocampo. Difesa che dovrebbe vedere Basanta e Gonzalo al centro, Tomovic a destra e Pasqual a sinistra, ma non sono escluse sorprese anche in questo caso.
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; Inler, Lopez; Callejon, Gabbiadini, Insigne; Duvan. All. Benitez
FIORENTINA (4-3-1-2): Neto; Tomovic/Richards, Savic, Gonzalo, Pasqual; Kurtic, Badelj, Mati Fernandez; Diamanti; Salah/Ilicic, Gilardino. All. Montella