Un mese senza risultati. Il Napoli di Benitez s'affaccia al momento più importante della stagione consapevole del pessimo stato di forma, soprattutto tradotto in scarsi e scadenti risultati in campionato, e con una fiducia sempre più decadente. Tuttavia c'è un aspetto che potrebbe far sorridere l'allenatore spagnolo e far crescere quella stessa fiducia in vista delle prossime gare: il ritorno in campo di Walter Gargano. Da escluso e reietto a uomo fondamentale.
Le carenze, continue e costanti, in mediana del Napoli vengono da un buco che sia David Lopez che Jorginho, ma anche Inler, per caratteristiche fisiche e tecniche, non riescono proprio a colmare. L'importanza, diventata poi qualità imprescindibile dell'uruguagio, deriva dal suo dinamismo in fase di copertura, oltre alla solita foga agonistica e instancabile carica adrenalinica che il Mota mette sul terreno di gioco.
Un aspetto da non sottovalutare affatto in chiave tattica sia per la sfida di domani sera, contro la Lazio, quando ci sarà da fare legna ed alzare una diga davanti ad Andujar per proteggere la qualificazione, che in vista della doppia sfida di Europa League contro il Wolfsburg: gli equilibri, gli intercetti, la corsa e l'interdizione dell'ex tornato alla base dopo le esperienze all'Inter ed al Parma, sono diventate le armi fondamentali per Rafa Benitez per proteggere (o quantomeno provarci) la difesa azzurra. Non è un caso, dunque, che con Gargano fuori il Napoli faccia fatica a fare risultato (si veda la trasferta di Palermo, dove è partito dalla panchina, oltre alle ultime gare quando il centrocampista di Paysandù era out per infortunio).
Un dato che dovrebbe far riflettere anche la società, che in sede di mercato ha tralasciato troppo spesso questo aspetto (tattico ma non solo, con le continue richieste di Benitez in tal senso), ritrovandosi fortunatamente in casa un uomo che si è rivelato essere decisivo per risultati ed equilibri, in campo come nello spogliatoio. Torna Gargano, il Napoli torna a sperare.