Amore a prima vista. Anzi, al primo sbarco. Sin dal suo arrivo all'aeroporto di Capodichino l'affetto dei tifosi napoletani nei confronti di Manolo Gabbiadini è stato immenso, quasi incondizionato. Eppure, analizzando l'arrivo di un bergamasco freddo e silenzioso nella terra della passione, non tutti avevano visto il nuovo acquisto come un innesto di valore. Tre mesi dopo, Gabbiadini non solo ha confermato il suo valore, ma l'ha anche accresciuto, imponendosi in una squadra di ben altro rango e valore, dimostrando una personalità che va molto al di là di un carattere chiuso ed introverso.
Alla radio ufficiale del Calcio Napoli, l'ex attaccante della Sampdoria di Mihajlovic (allenatore che potrebbe ritrovare l'anno prossimo in Campania), Manolo s'è lasciato andare alle solite poche parole, anche se piuttosto significative, con le quali ha spiegato i motivi del suo precoce ambientamento, analizzato il momento della squadra ed il futuro dei partenopei.
I primi 90 giorni di Gabbiadini a Napoli? "Bene, ho trovato subito spazio in campo e anche qualche gol, non poteva andare meglio. Ero a conoscenza dell'affetto dei tifosi ma non immaginavo fosse cosi, ma bisogna provarle per capire tutto questo. Cosa penso dei napoletani? Sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare a casa guardando la tv e qualche film, non vivo troppo la città. Ho visto il centro e qualche cosa, sicuramente Napoli è favolosa".
L'attenzione e le domande si spostano sulla gara di sabato. Crocevia se ce n'è uno della stagione, quella in Serie A, della squadra di Benitez: "Vedremo sul campo, inutile dirlo qui perchè rimangono solo chiacchiere, voglio dimostrare sul campo. Da qui alla fine tutte saranno partite fondamentali, servono tre punti e dovremo fare di tutto. Se sarò titolare? Abbiamo tantissime partite nel giro di un mese, il mister è bravo nella rotazione e sa chi mandare in campo"
Arrivato a Napoli c'era scetticismo sul suo inserimento, sia nella piazza, ma soprattutto nello spogliatoio, fatto di campioni già affermati e ben più blasonati rispetto a quelli ai quali era abituato: "Benitez? Sono qua da poco ma ho già capito come lavora, sono entrato nei suoi schemi ed è veramente bravo. Higuain? Lui è un grandissimo giocatore, sa adattarsi con qualsiasi tipo di compagno, anche gli altri sono ottimi ragazzi e bravi compagni. La festa a sorpresa per Zapata? Questa è la forza del gruppo, in questo si vede l'unione della squadra. In altre compagini questo non te lo permettono".
Napoli in corsa per l'Europa, ma anche per la coppa Italia: "Abbiamo la semifinale da giocare in casa, l'obiettivo è agguantare la finale. Rispettiamo tutti ma non abbiamo paura di nessuno. Insigne? Sicuramente è un valore aggiunto, le doti di Lorenzo si conoscono ed è un'arma in più per questo duro finale di stagione".
Infine, una considerazione sulla Nazionale. Un onore indossare la maglia che rappresenta il tuo paese: "Indossare quella maglia è sempre bello, confrontarsi con giocatori di alto livello in una competizione cosi importante è fantastico".