Vigilia d'Europa League in casa Napoli e mister Benitez, accompagnato da Maggio, ha presenziato all'interno della sala stampa dello stadio Khimki di Mosca, rispondendo alle domande dei cronisti sulla gara di domani sera contro la Dinamo. Il Napoli ha la possibilità di tornare ai quarti di Finale dopo quasi vent'anni, quando nel lontano '89 la squadra guidata da Maradona portò a casa il trofeo dopo la trasferta di Stoccarda. Tuttavia, la strada per Varsavia è lunga ed anche se la mente dei tifosi può viaggiare, quella dei protagonisti è ancora salda sull'obiettivo da raggiungere domani.
A partire da quella di Rafa Benitez che, nonostante la disfatta di Verona, si mostra sereno e tranquillo, concentrato sulla sfida di domani sera: "Verona? Alcuni errori hanno messo in difficoltà la squadra, poi dopo il gol subito non è facile e bisogna iniziare con maggiore intensità e concentrazione perchè altrimenti l'avversario cresce dopo il gol. Sulla gara di domani ed i pericoli della Dinamo? Il nostro obiettivo è vincere la partita perchè è questa la nostra mentalità. La Dinamo ha giocatori pericolosi, come Kuranyi in attacco ma anche buona difesa. Atteggiamento? La mia idea è di vincere ogni partita, possiamo farlo al di là di difendere, attaccare o contrattaccare e giungere alla fine alla qualificazione".
Benitez ha parlato successivamente dei problemi che potrebbe aspettarsi dalla sfida di domani: "Valbuena? Kokorin? Ho detto tante volte che il mio staff lavora molto bene, loro ricercano tutte le immagini e analizziamo tutto insieme. Siamo preparati, sappiamo che sono pericolosi".
Infine l'attenzione si sposta sul messaggio di De Laurentiis e su una domanda che stimola particolarmente l'allenatore spagnolo: "Il presidente non ha avuto bisogno di parlare in questi anni perchè ha fatto bene, ha ricordato solo alla squadra che in tante gare hanno mostrato il loro livello. Sappiamo che ogni giorno ci sono critiche esagerate e De Laurentiis ha solo dato fiducia alla squadra. Se sono soddisfatto di quello che sto facendo? Io provo a mandare messaggi, qualche volta vengono capiti ed altre volte no. Quando si perde l'allenatore è arrabbiato, quando una squadra non vince tutti sbagliamo, ma quando dico senza fretta e senza pausa o spalla a spalla e equilibrio, signifia che io sono arrivato qui in un club per renderlo internazionale, ora siamo 15esimi in Europa, dopo una stagione come quella dell'anno scorso, vincendo due titoli e crescendo a tutti i livelli, dico che la strada è giusta... Arrabbiato perchè non vinciamo, fa parte della crescita, ma la strada è giusta. Equilibrio significa sapere dove siamo, mancano 11 partite di campionato, una dai quarti d'Europa League ed una dalla finale di Coppa Italia. Anche negli altri campionati il secondo e terzo posto non sono chiari".
Prima di Rafa Benitez ha parlato Christian Maggio, stakanovista della fascia destra del Napoli da quando la squadra partenopea è tornata in A. Maggio ha vissuto a Napoli tutta la trafila e sa bene cosa vuol dire un'eventuale quarto di finale di Europa League: "Tanto, per noi è uno stimolo in più perchè vediamo avvicinarsi la finale ma bisognerà affrontare squadre difficili perchè si arriva alla fase conclusiva. Pensiamo a passare il turno e poi vedremo cosa succederà. Napoli re di coppa? Lo vedremo alla fine, affrontiamo una gara alla volta come se fossero tutte finali e vedremo dove arriviamo. Il mister ha esperienza incredibile e ci aiuterà. La sfida di domani? Il pericolo è di non essere concentrati dopo il risultato dell'andata, ma sappiamo che non sarà così e giocheremo con la mentalità giusta per vincere. Consigli per domani? Quest'anno abbiamo preso qualche gol in più sulle palle inattive, è un discorso d'attenzione, proviamo tanto in allenamento a migliorare e non siamo ancora migliorati, ma abbiamo giocatori di fisicità che possono aiutare".
Maggio ha successivamente parlato dello stato di forma del Napoli: "Soprattutto in campionato stiamo avendo una fase altalenante e dobbiamo migliorare, siamo noi per primi a non essere contenti, ma siamo su tre competizioni e non è sempre facile tenere un certo ritmo e tensione in tutte le partite. Dobbiamo stare uniti. Abbiamo perso dei punti, ma anche davanti non stanno andando bene ed abbiamo ancora possibilità di raggiungerli. Rinnovo? Stiamo parlando, non c'è nulla di concreto ma ho sempre detto che non è la mia priorità, penso solo a dare una mano ai compagni e poi ne parleremo".
Infine, una chiusura a sorpresa, in risposta a chi gli chiedeva di una convocazione per l'Europeo: "Voglio essere chiaro, è una decisione per me molto difficile perchè ha rappresentato molto per me, ma con la mia famiglia ho pensato cosa fare dopo sette anni di nazionale, ma ho deciso di lasciar perdere. In questi anni sono stato molto impegnato ed ho trascurato un pò la mia famiglia, la decisione è difficile ma l'ho presa serenamente. E' un capitolo chiuso, non volevo fare grosse interviste, ma approfitto per dirlo...Conte? No, lo sto dicendo a voi ora e non ho parlato col mister".