Si scrive Cagliari-Empoli, si legge sfida salvezza, che tra le righe di un campionato che volge verso l'ultimo terzo di stagione, ha raccontato di due squadre capaci di esaltarsi e giocare un calcio fantastico, ma anche molto diverso tra di loro. La storia va contestualizzata, soprattutto se da una delle due parti, a Cagliari, hanno deciso di interrompere, a giusta o sbagliata ragione, il lavoro di Zeman per un paio di mesi. Al di là della scelta di Zola, in fin dei conti errata, ma solo a posteriori, il Cagliari si presenta alle ultime dodici sfide con l'acqua alla gola, ancora più alta di quando il boemo fu allontanato. Dall'altra una squadra quasi poetica, giovane ma sfacciata: il condottiero al timone, Sarri, che dirige i fili di una ciurma di giovani rampanti, aitanti, belli da vedere, con il piede luccicante e l'animo battagliero, ma anche con uno spirito nobile che mette in mostra un gioco spumeggiante per palati fini. I punti in classifica non rendono merito, o forse si, alla squadra empolese. Il motivo principale, nonostante il fatto di avere una rosa buona, ottima per certi versi, è quello di non avere esperienza e soprattutto cinismo a sufficienza per nuotare in una vasca di squali famelici quale il mare della Serie A. Ciò non toglie che la squadra di Sarri si è tolta delle soddisfazioni che poche, pochissime neopromosse hanno potuto raccontare al primo anno di Grande Ballo.

La sfida di domani sera, però, parla di ben altro. La filosofia, il piacere degli occhi per le verticalizzazioni continue da una parte e dall'altra, dovranno lasciare spazio a concretezza ed equilibrio. Il risultato prima di tutto. Soprattutto per i sardi, costretti a vincere se vogliono cullare ancora le speranze di salvezza. La formazione di Sarri è in un buon momento di forma e ha allungato il suo vantaggio sulla zona pericolante della Serie A. Parlare del Cagliari di Zeman, in questo momento, sarebbe fare un salto nel buio senza paracadute: è davvero difficile pensare o ipotizzare la reazione dei giocatori all'ennesimo cambio di panchina. Zeman ha dalla sua il precedente dell'andata, forse combaciata con la peggiore prestazione stagionale degli azzurri di toscana. Uno 0-4 che fece scalpore, smontando le certezze degli empolesi e mandando in paradiso, seppur per poco tempo, la squadra cagliaritana.

Le probabili formazioni:

Zeman dovrebbe affidarsi, oltre che allo scatenato M'Poku di questi tempi, al ritrovato Sau e al suo pupillo Farias. A centrocampo spazio alla vecchia guardia, Conti, ma anche alla gioventù di Crisetig. Sarri conferma la squadra che ha pareggiato nella sfida contro il Genoa, fatta eccezione per Valdifiori, squalificato. Ci sarà Signorelli al suo posto. In dubbio la presenza di Tonelli, nel caso è pronto Barba. In attacco probabile staffetta tra Saponara e Verdi, che nel secondo tempo di domenica scorsa ha cambiato faccia ai toscani.

CAGLIARI (4-3-3): Brkic; Murru, Rossettini, Capuano, Gonzalez; Dessena, Conti, Crisetig; M'Poku, Sau, Farias. A disposizione: Colombi, Cragno, Ceppitelli, Diakité, Balzano, Pisano, Cossu, Pedro, Cop, Longo, Husbauer, Rangel. Allenatore: Zeman.

EMPOLI (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Barba, Rugani, Mario Rui; Vecino, Signorelli, Croce; Saponara; Maccarone, Tavano. A disposizione: Pugliesi, Bassi, Diousse, Somma, Verdi, Brillante, Laurini, Mchedlidze, Zielinski, Piu. Allenatore: Sarri.