Forza 4! Non è il gioco che ha spopolato nell'infanzia dei ragazzi degli anni '80 e '90, bensì l'idea di Rafa Benitez per affrontare la sfida di questa sera contro i russi della Dinamo Mosca. Ebbene, a volte la miglior difesa è l'attacco e, contrariamente a chi lo definisce un allenatore difensivista, il tecnico iberico ha deciso, o quantomeno avrebbe, di partire all'attacco nella sfida che vede opposto il suo Napoli alla ostica Dinamo di Mosca. Avanti miei prodi, dunque. Con l'intento di rimpinguare il bottino a sufficienza, come già fatto nel turno precedente, e dormire sonni tranquilli in vista del ritorno. Certo, la Dinamo non è minimamente paragonabile, come blasone, qualità di rosa e quant'altro ai turchi docili e mansueti di Trebisonda, ma il Napoli arrembante visto nei primi 60-70 minuti di Inter fa ben sperare.

Basta un pò di cinismo in più e la pillola va giù, consiglierebbe Mary Poppins, ma stasera al Napoli oltre al cinismo servirà compattezza e grinta, voglia di graffiare ma anche attenzione alle ripartenze ed alla velocità di Dzsudzsak e Valbuena che, uniti alla sfrontatezza ed alla qualità di Kokorin (quasi blasfemo in conferenza stampa) fanno dell'attacco russo un'arma da maneggiare con estrema ratio. “Dobbiamo fare gol e trovare l'equilibrio. Io ho vinto sempre con l'equilibrio, attaccando, controllando il match e subendo poco. Alla squadra manca questo passaggio, ma non possiamo fare altro che lavorarci su" le parole di Benitez ieri in conferenza, conscio delle immense possibilità della sua squadra, ma realista sulle lacune e le pecche tecniche ma anche mentali che la sua squadra continua a mostrare. Insomma, le possibilità di passare il turno ci sono, ma già da stasera il Napoli dovrà mettere un bel mattone sulla qualificazione, onde evitare spiacevoli e sgradite sorprese come già successo nei precedenti Europei contro Chelsea e Porto su tutte.

NAPOLI - Benitez deve fare i conti con i mille e uno impegni tra campionato e Coppe varie e, proprio per questo, potrebbe sfruttare il turnover più che in altre occasioni. Partiamo dal dubbio in porta: il bipolarismo Andujar-Rafael non ha avuto ancora modo di esser sciolto perché, una volta assunto che l'argentino era il portiere di campionato, Rafael ha partecipato soltanto alle passeggiate contro i turchi, ma la gara di stasera ha ben altra rilevanza, quindi, probabile l'ultilizzo del primo rispetto al collega brasiliano. Linea difensiva che dovrebbe essere composta da Mesto (Henrique non ha dato garanzie e Zuniga non è ancora al top), Albiol, Britos e Ghoulam (terzino di coppa vista l'indisponibilità di Strinic). Da non scartare l'ipotesi Koulibaly sulla destra.

Centrocampo che sarà il reparto più rivoluzionato: Inler, sontuoso nel match di domenica contro l'Inter, agirà con Jorginho, che darà un turno di riposo a David Lopez in vista di Verona e della gara di ritorno dove serviranno più muscoli che cervello. Gargano ancora ai box, non convocato. In attacco dovrebbe tornare titolare Gabbiadini, presumibilmente al posto di Callejon. In tre a giocarsi gli altri due posti: Hamsik scalpita dopo il gol di domenica e Mertens non è da meno, protagonista vero, finalmente, dopo mesi di apatia. Dovrebbero esser preferiti alla duttilità tattica di De Guzman, che però è pronto a rispondere presente qualora dovesse esser chiamato in causa. Davanti il solito Higuain, che dovrà giustificarsi dei gravi errori sottoporta commessi nel primo tempo del posticipo domenicale.

DINAMO - Formazione tipo per Cherchesov, che deve fare a meno soltanto dello squalificato Yusupov. In attacco schiererà il solito terzetto Ionov (ristabilito dall'infortunio), Valbuena e Dzsudzsak in supporto della stellina russa Kokorin (con Kuranyi inizialmente in panchina). A centrocampo Denisov e Vainqueur mentre a protezione di Gabulov ci saranno Samba ed Hubocan al centro, Kozlov a destra e l'ex Chelsea Zhirkov a sinistra.

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Gabbiadini, Hamsik, Mertens; Higuain. All. Benitez

DINAMO MOSCA (4-2-3-1): Gabulov; Kozlov, Samba, Hubocan, Zhirkov; Denisov, Vainqueur; Ionov, Valbuena, Dzsudzsak; Kokorin. All. Cherchesov

TABU' DA SFATARE - La tradizione dei partenopei con le squadre russe è a dir poco pessima: 3 pareggi ed una sconfitta nei quattro precedenti. Infatti, tra andata e ritorno, non sono mai riusciti a spuntarla, pareggiando entrambe le gare in casa: 1-1 con la Torpedo Mosca il 01/10/1975 in Coppa Uefa e 0-0 con lo Spartak Mosca (il cui portiere era proprio quel Cherchesov che siederà in panchina stasera) in Coppa dei Campioni il 24/10/1990. In trasferta, invece, 4-1 subito dai primi nella gara d'andata, mentre contro lo Spartak fini 1-1 anche a Mosca, ma fatali in quell'occasione furono i penalty che eliminarono Maradona e compagnia.

GLI AVVERSARI - Un Cherchesov guerrigliero quello che s'è presentato ieri sera nella classica conferenza stampa pregara. "Non siamo qui per partecipare, ma per vincere. E' stato un viaggio molto lungo, dobbiamo essere pronti per la gara di domani. Sarà una partita tra due squadre forti ed importanti. Sono stato due volte al San Paolo, gli spogliatoi non sono cambiati. Erano altri tempi però, c'era Maradona, adesso è un altro calcio. Speriamo di fare almeno un gol visto che la gara è in trasferta. Non facciamo calcoli però, pensiamo solo a giocare bene. Non ho visto Napoli-Inter, ma sono certo, tra l'altro, che la formazione del Napoli sarà diversa. Ho pensato ai punti deboli del Napoli, ma non ve ne parlerò. Non sto pensando di fare gabbie e non abbiamo paura di alcun calciatore azzurro". Molto meno spigliato e preparato l'attaccante Kokorin, che scivola su una buccia di banana bella grande: "Non sapevo che Maradona avesse giocato qui, l'ho appena saputo. Il Napoli è un'ottima squadra, ci aspettiamo di fare un ottimo risultato. Non sapevo che Benitez mi ritenesse un buon giocatore. E' uno stimolo in più per impegnarmi, voglio fare gol al San Paolo".