Obiettivo Europa League. Il Napoli si rituffa nella seconda competizione europea per club con il fine quasi dichiarato di mirare quantomeno alla semifinale. Dopo la passeggiata turca con il Trabzonspor, l'avversario degli Ottavi di Finale è la Dinamo Mosca. Squadra che vi abbiamo presentato nel nostro preview sugli avversari delle italiane di Europa League.
In settimana è ripartito il campionato russo, dopo circa tre mesi di sosta inveranle e la Dinamo Mosca ha battuto, in casa, per 3-1 l'FC Ufa. Tra campionato, coppa ed amichevoli varie, la squadra di Mosca non perde dal 2 Novembre scorso. Da allora 14 vittorie e 3 pareggi in 17 partite. Ruolino invidiabile anche se soltanto 11 sono partite ufficiali.
La squadra di Stanislav Cherchesov, che giovedì sarà di scena al San Paolo per gli ottavi d'Europa League, non ha avuto particolari problemi contro una squadra tutt'altro che irresistibile (undicesima in campionato). Ha sbloccato il risultato dopo dieci minuti con Aleksey Ionov (uscito alla mezz'ora per un problema fisico, ma dovrebbe farcela per la trasferta in Campania); al 18' il raddoppio firmato dall'ex Marsiglia Mathieu Valbuena, uomo da seguire con particolarissima attenzione e nella ripresa, a venti dalla fine, l'esperto Kevin Kuranyi ha fissato il risultato sul 3-1 rendendo inutile il gol degli ospiti.
Dinamo Mosca (4-2-3-1): Gabulov; Kozlov, Samba, Hubocan, Zhirkov; Denisov, Vainqueur (dal 81' Zobnin); Ionov (dal 39' Yusupov), Valbuena, Dzsudzsak; Kokorin (dal 63' Kuranyi).
La sfida ha messo in mostra le caratteristiche principali della squadre di Cherchesov, ma anche le numerose lacune. Gli spunti sulla sinistra di Dzsudzsak, con un'azione molto simile a quella di Santon per il gol del 2-1 dell'Inter, che hanno portato al gol del vantaggio; il fraseggio tra i centrocampisti ed i trequartisti, che vengono sempre incontro al pallone per smistare poi sugli esterni; l'imprevedibilità di Valbuena, libero di scorazzare in lungo ed in largo, inventare passaggi filtranti e superiorità numerica; la forza fisica di Kuranyi e Kokorin in attacco. Insomma, la retroguardia del Napoli avrà pane per i suoi denti da affrontare nei 180 minuti contro i russi.
Di contro, nonostante la vittoria, le ennesime disattenzioni difensive che hanno portato al rigore per l'Ufa e le numerose occasioni non sfruttate dalla squadra ospite. Una linea difensiva non propriamente impenetrabile (pensiamo alle scorribande di Mertens soprattutto), che potrebbe essere messa in notevole difficoltà dalla trequarti offensiva del Napoli. Pressing alto ed asfissiante, fraseggio veloce e uno contro uno a ripetizione potrebbero essere le armi giuste per attaccare il reparto arretrato della squadra di Cherchesov.
Un buon test in vista della più probante sfida contro il Napoli, reduce dal deludente (per come è arrivato) pareggio contro l'Inter di domenica sera al San Paolo. Le luci si accendono sull'Europa League, avversario temibile ma non impossibile. Il Napoli vuole tornare a splendere.