Le strade di Zola e del Cagliari si dividono, dunque. Secondo quanto riporta SportMediaset.it, il presidente Giulini avrebbe deciso nella serata di ieri il nuovo cambio in panchina, optando per il ritorno di Zeman. Circolavano anche i nomi di Cosmi e del mister della Primavera Vittorio Pusceddu, il quale sarebbe stato affiancato da Suazo.
La scelta di Magic Box è stata piuttosto rischiosa, in quanto la squadra, durante l'estate, era stata costruita su misura per l'ex allenatore di Pescara e Roma. Fattore testimoniato dall'iniziale conferma di Ibarbo - poi ceduto alla Roma a gennaio - nonostante le numerose richieste, gli arrivi di Capuano e Farias, da sempre fedelissimi di Zdenek, e il tentativo (poi svanito) di prendere il regista greco Tachtsidis.
Fino a Natale la squadra stentava e faticava non poco, ma una minima identità di gioco l'aveva. Certo, il quintultimo posto con 13 punti preoccupava, ma durante questi ultimi due mesi la situazione è precipitata giornata dopo giornata, con i rossoblù sempre più in caduta libera.
Servirà, dunque, ritrovare quella lucidtà persa e i giocatori dovranno rifare propri gli schemi ingranati a inizio stagione. Le due vittorie, entrambe per 4-1, a San Siro contro l'Inter a al "Castellani" contro l'Empoli, che ha proprio nella difesa il suo vero punto di forza, non sono state puramente casuali. Così come non è stato un semplice episodio il pareggio strappato in casa del Napoli (3-3). Inoltre, giocatori come Donsah, messosi in luce da inizio gennaio e già seguito da importanti club come Tottenham e Manchester City, e M'Poku, '92 belga di ottime prospettive e arrivato a metà gennaio dallo Standard Liegi, con lo stile di gioco di Zeman potranno rendersi ancora più letali e decisivi.
La classifica piange, ma non è ancora tutto perduto e i requisiti per centrare la salvezza non manacano.