Un raggio di sole illumina Udine. Non solo metaforicamente, per fortuna, perché con la primavera arriva al Friuli anche la prima vittoria dell'Udinese, firmata da Totò Di Natale, artefice di gol e assist, mentre gli uomini di Ventura vedono terminare la propria striscia di 12 partite utili consecutive. Una vittoria inaspettata che ha riportato il sorriso.
Stramaccioni si affida anche questa settimana al solito 3-5-2 senza nessun particolare cambiamento se non la presenza di Pinzi fin dal primo minuto. E gli esordi fanno presagire la solita storia: l'ex di giornata, Quagliarella, va a segno al 15'. Il sole batte però sul Friuli e il capitano napoletano cambia subito le cose: due minuti dopo arriva il pareggio da una sua invenzione.
La partita continua tra la spinta del Toro e le ripartenze dei padroni di casa, bravi a chiudere gli spazi. Passano i minuti ed ecco il sorpasso: al 25' Kone spara in porta, cosa di per sé che è un miracolo dato che è ancora a sezzo di gol, e Molinaro fa il resto. Per il sito della Figc è autogol, mentre Strama esulta euforico e incredulo in panchina.
Finisce il primo tempo in uno stato di continua battaglia, con al 40' il palo di Quagliarella, e così ricomincia il secondo. Al 49' il gol che decide la partita: il difensore Wague, servito da Totò Di Natale, insacca alle spalle del numero uno granata. Il Torino rimane senza parole, i friulani stessi pure. Ricomincia l'attacco degli ospiti, mentre l'arbitro Rizzoli placa gli animi dei più agitati.
Come al 65', con la doppia ammonizione di Pinzi e Bruno Peres. Il nervosismo è cattivo alleato e l'Udinese paga poco dopo, al 69' con le distanze accorciate da Benassi. La formazione piemontese corre, si sporge in avanti, ma trova un muro quando Maxi Lopez tenta di superare Danilo. Sembra un miracolo, eppure i giocatori bianconeri resistono e anzi continuano a mettere paura.
Brutta tegola al 80', con l'infortunio di Wague sostituito dal croato Bubnjic. Rizzoli decide per cinque minuti di recupero e l'assedio dei granata continua, senza successo. Finisce così 3-2 al Friuli, in una calda giornata di sole che bacia Stramaccioni e il suo progetto. La difesa si è mostrata solida, bisognerà capire quanta energia è rimasta per ripetersi nello stesso modo fino a fine campionato.