La Sampdoria è tornata a splendere: dopo le difficoltà di inizio 2015, i genovesi hanno inserito la giusta marcia e hanno ricominciato a correre, verso quel sogno chiamato Europa. Al Ferraris il tabellone dice 2-0, il Cagliari lotta ma non basta, il tasso tecnico fa la differenza. Seconda vittoria consecutiva per i blucerchiati, dopo quella complicata sul campo dell'Atalanta: stavolta i gol arrivano da De Silvestri e da Eto'o, alla prima gioia con la maglia della Samp. Torna così al successo in casa dopo tre pareggi in casa la squadra del presidente Ferrero, mentre per Zola è la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. E la situazione si fa dura...
LE SCELTE - Sceglie il 4-3-3 Mihajlovic, col tridente composto da Eder, Eto'o, che gioca di fatto da falso nueve, e Muriel, rinunciando a Soriano e a Okaka, entrambi in panchina. Ritrova spazio dal primo minuto anche Obiang dopo la squalifica, gli cede il posto Duncan. Risponde col modulo a specchio Gianfranco Zola, con la sorpresa Cossu interno del centrocampo a tre per dare più qualità. Davanti prende il suo posto Farias, che compone il tridente insieme a Longo da prima punta e M'Poku largo a sinistra. Tanti indisponibili, soprattutto in mezzo al campo: Conti e Joao Pedro sono squalificati, mentre gli infortuni hanno tolto ai sardi Donsah, Ekdal e Balzano. Al posto di quest'ultimo gioca Gonzalez.
LA PARTITA - Trama della partita già chiara sin dai primi minuti, con la Sampdoria a manovrare nella metà campo avversaria, cercando spazi che un Cagliari ordinato non concede, ma che si fa schiacciare troppo e fatica ad uscire nei primi minuti. Subito sugli scudi Eto'o, che fa un gran lavoro per far girare la palla e innescare i due compagni sulle fasce. Brkic non viene mai chiamato davvero in causa nella prima metà del primo tempo, mentre Viviano è determinante al 23': M'Poku e Avelar combinano sulla sinistra, cross al centro del brasiliano dove arriva Longo in allungo, ma il portiere blucerchiato di riflessi riesce a impedire che la palla entri in porta, salvando i suoi. Mihajlovic prova a invertire gli esterni d'attacco, trovando più risultati e spazi soprattutto con Eder a destra. Il momento è propizio, la rete del vantaggio arriva da calcio piazzato al 33': Muriel batte un corner al centro dove arriva puntualissimo De Silvestri in terzo tempo, che batte un incolpevole Brkic, tornando al gol dopo un anno e 5 mesi. Entra in fiducia la Sampdoria dopo il vantaggio: sfiora il gol Obiang, fermato solo da una grande uscita di Brkic, mentre la reazione cagliaritana si esaurisce in un sinistro dai 25 metri di M'Poku, oltre che qualche fallo di troppo. Problemi per Viviano nel finale, ma il portiere blucerchiato si riprende dopo le cure dei sanitari.
In apertura di ripresa ci prova con più convinzione e determinazione il Cagliari, trascinato soprattutto da M'Poku: gli attacchi arrivano soprattutto dalla sua fascia sinistra, dove Avelar garantisce spinta continua. Entra anche Sau al posto di Dessena, per avere ulteriore spinta, mentre Mihajlovic sceglie Okaka, gli fa spazio Muriel. Poche le occasioni nella prima metà di gara, e tutte per i sardi: un paio di punizioni interessanti si infrangono sulla barriera, da segnalare anche un colpo di testa di Rossettini che finisce largo di poco. La Sampdoria non vuole però concedere campo e cerca anche il secondo gol, entra Soriano al posto di Acquah. Al 70' la prima vera palla-gol della ripresa è sul piede di Obiang, a tu-per-tu con Brkic: il portiere serbo compie un ottimo intervento col piede, tenendo ancora in vita i suoi. Non può nulla però sul gran destro di Eto'o al 72': conclusione di potenza sul primo palo in area, primo gol con la maglia blucerchiata per il camerunense, e soprattutto 2-0, e partita quasi in ghiaccio. Dentro anche Husbauer per il Cagliari (debutto in Serie A per il ceco), alla ricerca di un gol per riaprire la gara, ma gli attaccanti doriani tengono alta la squadra e anzi sfiorano anche diverse volte il gol: Eder prova la sassata da fuori, salva ancora una volta Brkic; protagonista anche Viviano, pronto a respingere un destro ravvicinato di Farias. Resta con l'uomo in meno però il Cagliari all'82': Avelar stende Eder, che stava ripartendo, ed essendo già ammonito si prende il secondo giallo e dunque il rosso, che pone di fatto fine alle già poche speranze di rimonta.
I MIGLIORI - Difficile trovare un giocatore che si sia distinto tra i blucerchiati, ma dovendo scegliere un uomo, sarebbe Eto'o: gol e tanti palloni giocati intelligentemente, prima da falso nove e poi quasi da esterno, dopo l'ingresso di Okaka. Tanta corsa anche dal solito Eder, ormai una certezza. Cagliari che sorride solamente grazie a M'Poku, unica vera luce di una squadra che appare veramente in crisi, e fatica in fase realizzativa.