E' di qualche giorno fa la notizia che il Napoli ha rinnovato il contratto a Luigi Sepe, giocatore attualmente in prestito all'Empoli, con Bigon che si è voluto assicurare sul futuro dei pali della porta azzurra. E sul presente?
Il presente si chiama Rafael, o meglio Andujar. Ancora oggi i tifosi napoletani, ed in egual modo i giocatori azzurri, si domandano su chi scenderà in campo la prossima partita. Un dilemma che può forse far piacere a Benitez ed al suo staff tecnico ma non certo ai compagni di squadra, che ogni volta si trovano a dover far fronte alle diverse caratteristiche dei due estremi difensori sudamericani.
Il problema in realtà nasce quest'estate con la decisione del Napoli e più in particolare di De Laurentiis di non voler confermare Reina come n. 1 della porta azzurra a causa dell'esoso ingaggio richiesto dallo spagnolo.
Eppure fino al mese di Febbraio dell'anno scorso Rafael aveva dato ampie garanzie a tutti, infatti quando venne chiamato in causa per sostituire Reina rispose sempre con prestazioni al di sopra delle aspettative. Poi la sera del sedicesimo di finale d'andata di Europa League si verifica il fattaccio: su un tiro da lontano di un giocatore dello Swansea Rafael risponde alzando in corner, nella ricaduta si fa male il ginocchio. La sensazione fin da subito è che si sia fatto qualcosa di grave, infatti il giorno dopo arriva la sentenza: rottura dei legamenti, ne avrà per circa 6 mesi. Oltre al malumore nei tifosi serpeggia la speranza di ritrovare un portiere ancora affidabile e che sappia ripetere ciò che ha già fatto vedere.
Purtroppo accadrà esattamente l'opposto: Rafael sembra un altro giocatore, spaesato, insicuro e che non garantisce mai la presa sicura del pallone. Questo ovviamente manda in soggezione tutta la squadra e soprattutto i compagni di reparto che non sanno mai cosa aspettarsi dal giovane brasiliano. Da qui scaturiscono gli errori visti dall'Athletic Bilbao in poi. Ma la domanda a questo punto da farsi è: possibile che un infortunio, anche se molto grave, possa influire in questo modo sulla qualità di un giocatore? O forse c'entra anche la partenza di Reina con relative contestazioni dei tifosi e quindi la sicurezza di un posto da titolare con forte scetticismo di media e supporter? Infatti si protende di più per questa seconda ipotesi: il giovane n. 1 del Napoli dopo aver passato 6 mesi di apprendistato dietro all'esperto estremo difensore spagnolo ( Reina ), si è psicologicamente tranquillizzato mostrando così tutti i suoi limiti caratteriali.
Eppure la prima caratteristica che deve avere un portiere è la personalità, in quanto solo con questa una squadra e l'intero reparto difensivo si sentono al sicuro. Riprendere i propri compagni per un errore o dare consigli sul come muoversi rispetto ai movimenti degli avversari sono requisiti che ogni portiere deve avere. Sicuramente incidono anche le parate ma colui che difende i pali della porta è il miglior osservatore della partita, essendo anche l'unico giocatore non di movimento, ed è per questo che è l'unico a poter trovare i giusti accorgimenti per correre quanti meno pericoli possibili. Questa è la sostanziale differenza tra Rafael ed Andujar.
Ciò che però manca al Napoli non è solo un estremo difensore dal costante e sicuro affidamento, ma anche un leader nello spogliatoio, un vero capitano come erano Reina, De Sanctis e Iezzo e che nè Rafael nè Andujar sono o saranno.
Questa stagione però non ha visto solo aspetti negativi ma anche positivi: per esempio i due portieri azzurri sono stati protagonisti dal dischetto ed in maniera decisiva, il primo in SuperCoppa contro la Juve ( parata decisiva sul tiro dagli 11 metri di Padoin ) ed il secondo negli ottavi di Coppa Italia contro l'Udinese. Soprattutto la vittoria del trofeo il 22/12 a Doha poteva segnare la svolta della stagione per Rafael, ma proprio quando tutto sembrava andare per il meglio ecco i nuovi errori commessi in occasione delle sfide di Chievo, Udinese ed in maniera a dir poco grossolana contro il Palermo. Quel tiro da 40 metri di Lazaar rimbalzato a 2 metri dal n. 1 brasiliano ed infilatosi alle spalle dello stesso ha cambiato le gerarchie della porta azzurra. Benitez per il bene del Napoli ha deciso di affidare i pali ad Andujar come riconoscimento per le belle prestazioni fatte vedere in Coppa Italia. L'avvicendamento si concretizza nella sfida casalinga con il Sassuolo dove il n. 45 si mette in mostra per una splendida parata su tiro angolato di Magnanelli. Sembra essere la fine per Rafael ed invece il tecnico spagnolo decide di schierarlo nell'insignificante ottavo di ritorno di Europa League contro il Trabzonspor.
Ad oggi la situazione non è del tutto chiarita: lo staff tecnico azzurro ripete che entrambi hanno il 50% di possibilità di giocare. Nel mentre la dirigenza partenopea ha deciso di assicurarsi per il futuro: Sepe, che bene ha fatto a Lanciano ed altrettanto sta facendo a Empoli, e Contini ( portiere della Primavera azzurra ) sono avvisati.