Il posticipo di questa sera dello stadio Olimpico di Torino vedrà opposte due tra le squadre più in forma del campionato. Il Torino di Ventura non perde da ben 11 gare ed ha il peggo rigonfio per la storica vittoria ottenuta in terra basca in Europa League con annessa qualificazione agli ottavi di Finale. Il Napoli di Benitez, dal suo canto, ha ripreso a marciare dopo la battuta d'arresto di Palermo ed ha inanellato tre vittorie di fila, tra Europa e Campionato prima di stasera, dando una continuità spaventosa ai risultati degli ultimi due mesi. Entrambe le squadre corrono, dunque, per riacquistare un posto nell'Europa che conta: i partenopei vedono oramai la targa della Roma, e stanno per coronare una rimonta partita da -11; i granata, dopo un inizio campionato tutt'altro che positivo, si è ripresa alla grande e, assorbite le partenze di Cerci ed Immobile, sta carburando come, se non meglio, dello scorso anno. Insomma, i presupposti per vedere una partita interessante, quantomeno dal punto di vista delle motivazioni ci sono tutte, adesso andiamo a dare uno sguardo all'aspetto psico-fisico e tattico della gara.

Partiamo dai padroni di casa: sicuramente la vittoria contro l'Athletic di coppa ha fatto accrescere, e non di poco, l'autostima nel gruppo torinese, che è stato capace di violare San Mames dove nemmeno il Napoli c'era riuscito. Morale a mille, dunque, ma c'è un però. Ventura oltre a contare gli uomini a disposizione (soprattutto a centrocampo), dovrà valutare bene le condizioni fisiche dei protagonisti, reduci da un tour de force di tre partite in 7 giorni (certo, come il Napoli), ma ben più impegnative per attenzione, concentrazione ed energie nervose. I 180 minuti di coppa potrebbero aver asciugato i granata di quella carica agonistica giusta per affrontare i partenopei.

Di tutt'altro tipo invece il discorso per il Napoli che, dopo aver espugnato facilmente Trebisonda, ha battuto il Sassuolo e di fatto passeggiato giovedì contro i turchi al San Paolo. Condizioni perfette quindi, con gli undici effettivi che dovrebbero scendere in campo freschi sia dal punto di vista mentale, che esclusivamente fisico. Benitez, che ha incontrato in settimana Aurelio De Laurentiis, potrebbe dare il definitivo attacco al secondo posto, una delle condizioni propedeutiche affinchè lo spagnolo prolunghi la sua permanenza in Campania.

TORINO - Squalificato Vives, Ventura dovrebbe confermare gran parte dell'undici dell'impresa basca. Maksimovic, Glik e Moretti in difesa (ma scalpita Bovo) davanti a Padelli. In mediana Benassi, Gazzi e Farnerud con Bruno Peres a destra e Darmian a sinistra. In attacco Quagliarella in coppia con Martinez, ma non si escludono El Kaddouri o Maxi Lopez per far rifiatare uno dei due. Soprattutto l'argentino che ha segnato più nell'ultima settimana che nel resto della stagione.

NAPOLI - Nove i cambi rispetto all'undici sceso in campo giovedì col Trabzonspor: conferme solo per Higuain e, probabilmente, De Guzman. Hamsik e Gabbiadini a destra (favorito su Callejon) a completare il terzetto di fantasisti. Lopez e Gargano a centrocampo mentre in difesa tornano Albiol e Koulibaly con Maggio e Strinic ai lati (in vantaggio su Ghoulam). Tra i pali si va verso il ritorno di Andujar.

TORINO (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres, Benassi, Gazzi, Farnerud, Darmian; Quagliarella, Martinez. All. Ventura

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar: Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; Lopez, Gargano; Gabbiadini, Hamsik, De Guzman; Higuain. All. Benitez