L'allenatore del Napoli Rafael Benitez si è presentato quest'oggi a CastelVolturno nella classica conferenza stampa prepartita che caratterizza ogni vigilia di campionato. Sullo sfondo Chievo-Napoli, una delle gare più ostiche ai partenopei da quando sono nella massima serie.
Sulla sfida di domani: "Sappiamo che ci manca la continuità, per questo ogni gara è importante. Sarà difficile contro il Chievo, loro sono compatti e preparati tatticamente, hanno bisogno di punti, ma per noi sarà importante vincere per continuare al terzo posto e guardare avanti. Dipende dallo spazio alle spalle della difesa, per questo tanti giocatori fanno bene nelle piccole e poi faticano quando c'è il salto. Loro sono compatti, stretti, poi ripartono, hanno fatto bene con la Juventus per questo. Io so cosa voglio fare, sentivo un tecnico commentare l'errore di una squadra, ma bisognerebbe capire cosa chiede il tecnico a quel giocatore per capire l'errore. Arrivai al Valencia dopo Cuper, era una squadra che ripartiva partendo molto bassa con grande velocità, noi invece mettemmo la linea difensiva alta e vincemmo il campionato. Con l'Ajax tenemmo la linea difensiva ad una media addirittura di 52 metri. La nostra crescita è nel saper interpretare in più modi le partite, alzando il pressing oppure aspettando di più. La nostra forza, ripeto, è l'attacco ma può essere anche una debolezza per sbilanciarci ed è necessario l'equilibrio".
Si affronta successivamente il problema piccole squadre. Chievo, Udinese e Palermo attendono il Napoli, all'andata fu raccolto un solo punto, è cambiato qualcosa? "Puntiamo a vincere queste gare, all'andata col Chievo facemmo il record di tiri in porta, la continuità è la chiave per puntare a qualcosa di importante. Proviamo a vincere domani, poi con la fiducia sarà tutto più semplice".
Sui singoli, partendo da Higuain per finire a Zuniga ed Insigne, passando per Strinic e Gabbiadini: "Gonzalo ha avuto qualche gara non ai suoi livelli, ma in questo ultimo mese sta lavorando tantissimo per entrambe le fasi e sulla mentalità e si vede in campo. I compagni apprezzano questo, è un leader in campo ed i compagni possono seguirlo. Gabbiadini ha nel suo ruolo tanti compagni, il suo atteggiamento è fantastico e sarà protagonista da qui in avanti. Nessuno si aspettava che Strinic potesse giocare tante partite di fila, lui sa gestire bene le sue energie con esperienza. Mertens o De Guzman? La competizione è positiva, anche per voi perchè così discutete sulle scelte. Ognuno può dire la sua preferenza, soprattutto se perdiamo (ride, ndr). Entrambi si allenano bene, ma è importante l'equlibrio e Jonathan corre tantissimo facendo entrambe le fasi ad alta intensità ed è importante per la squadra".
Infine, Benitez ha risposto ai cronisti che gli hanno cheisto della visita che l'allenatore spagnolo ha fatto in settimana alla Primavera ed alle strutture. Cosa ne pensa? "Io ho dato la mia impressione in base all'esperienza che ho, ma so che non è facile trovare i giocatori giusti e farli crescere. Il centro di Sant'Antimo l'ho trovato molto buono, migliorando il campo principale che è in erba sintetica si può aiutare i giocatori. La visita alla Primavera un segnale sulla sua riconferma? Tante volte parlo con Saurini e Grava per informarmi sul settore giovanile, molti ragazzi della Primavera si allenano con noi. Ma non credo sia un segnale o altre cose."