Napoli, tutto l'amore di Hamsik. Quando il calcio è passione e amore. Il protagonista di questa storia è Marek Hamsik, capitano del Napoli, ed una delle ultime bandiere del calcio moderno. Il centrocampista slovacco, al centro del progetto del presidente De Laurentiis dal  2007, è uno dei pochi esempi a trasmettere quelle emozioni che vanno oltre i soldi. E l'ennesimo esempio, per chi ancora non se ne fosse reso conto, sono le parole al vetriolo di Mino Raiola, uno dei procuratori più esperti del panorama mondiale, ma per il quale conta solo e soltanto una cosa, fare soldi, anche a discapito dei giocatori stessi, ed un esempio pratico è Mario Balotelli. Autentico fenomeno utilizzato come una vera e propria macchina da soldi, costretto dal suo procuratore a fare il giro d'Europa senza mai soffermarsi sui problemi dell'attaccante della nazionale azzurra. Problemi che non hanno permesso a Balotelli di diventare uno dei giocatori più affermati del panorama mondiale, viste le superbe doti tecniche.

Ma torniamo ad Hamsik, e alle parole del procuratore di origine campana, ennesima dimostrazione di quanto sia una persona venale e che pensa esclusivamente al profitto. "Quando dicevo che bisognava venderlo valeva 60-70 milioni. Oggi invece a quanto siamo? Si è seduto, l’ambiente si è saturato, non ha più stimoli. Non sono andato avanti nel lavoro con lui perché le nostre filosofie erano diverse. Io ero cattolico, lui protestante, non potevamo stare nella stessa chiesa. Quando prendo un giocatore gli chiedo due cose: dove vuoi andare e come ci vuoi arrivare. Se avessi avuto Messi gli avrei cambiato già quattro volte squadra, ma non per i soldi: quelli li guadagnavamo pure lì a forza di rinnovi. Ma perché sarebbe migliorato anche lui". Non sono andato avanti nel rapporto con Hamsik, perchè per me contavano i soldi e soltanto i soldi, mentre per lui contava anche l'amore di Napoli. Potrebbe essere questa la parafrasi delle parole di Raiola, parole dalle quali si evince tutto il risentimento del procuratore assetato di soldi, che come tutti ricordano, nel 2011 ha provato a tutti costi a convincere Hamsik a trasferirsi al Milan. Ma Marek ha altri valori, valori che lo legano indissolubilmente a Napoli, a quella che è diventata anche la sua città. Amore che gli ha fatto prendere una strada diversa da quella di Raiola, fortunatamente per lui e per tutti gli appassionati che credono ancora in un calcio fatto di passione e bandiere.