"Grande Napoli!". E' questa la frase che si sente maggiormente oggi in città, dopo la sfolgorante vittoria di ieri, nel match delle 12:30 dell'olimpico contro la Lazio di Pioli. Gli uomini di Benitez dovevano rifarsi dopo la scottante sconfitta subita la giornata precedente contro gli acerrimi rivali della Juventus, per giunta dinanzi proprio al suo pubblico. Gli azzurri scendono in campo con il loro modulo prediletto, ma con l'aggiunta del neo-acquisto Strinic arrivato da poco dal mercato di Gennaio assieme a Gabbiadini (per ora gli unici acquisti poi chissà...), mentre la Lazio è costretta a scendere in campo con una formazione non proprio delle migliori per via di squalifiche ed infortuni, in particolare mancavano all'appello Marchetti, Felipe Anderson e Mauri.
Pronti via, iniziano le danze, dove si vedono i padroni di casa dominatori del possesso palla, ma che concretizzano poco soprattutto nell'ultimo passaggio, mentre il Napoli presenta un atteggiamento più attendista. Nonostante tutto un lampo, una fiammata del Pipita Higuain, innescato dal compagno fiammingo Mertens, porta il Napoli in vantaggio al 18' del primo tempo, con una botta di destro in area di rigore, tralaltro defilato sulla destra, che piega le mani a Berisha. Subito il colpo, la Lazio reagisce, prima colpendo una traversa con Parolo su calcio piazzato, e successivamente sfiora ancor di piu il gol con Cavanda che però (per fortuna del Napoli n.d.r.) non impatta "amichevolmente" il pallone. Finisce cosi la prima frazione di gara con gli azzurri in vantaggio , ma sofferenti per via della razione quasi rabbiosa della Lazio.
Nel secondo tempo però la musica cambia, dove il Napoli sfiora il raddoppio in piu di un occasione: prima con una bella sortita di Higuain che col sinistro impegna Berisha, e poi con Hamsik che in area di rigore si fa recuperare da Cana, il quale gli ruba il pallone. Per la Lazio nessuna azione altamente pericolosa, Rafael illibato.
Alcune annotazioni da ricordare sono un rigore reclamato dalla Lazio, su un doppio tocco di mano di Albiol e Maggio ( involontari) e l'ottimo esordio del croato Strinic, che come avversario aveva Candreva, non proprio un cliente facile. Da 7 assoluto in pagella per gli amanti del fantacalcio.
The end. Il Napoli raggiunge cosi quota 33 punti, eguagliato il punteggio come negli anni mazzariani (es. 2013), e che ora si appresta ad affrontare un girone di ritorno di fuoco, per conquistare quella champions che varrebbe molto, sia dal punto di vista economico, ma soprattutto ambientale.