Se il buongiorno si vede dal mattino … A Napoli il 2015 sembra essere iniziato con il piede giusto, sotto molti punti di vista. L’ottimo fine 2014 dopo la vittoria casalinga contro il Parma, ma soprattutto dopo la conquista della Supercoppa Italiana di Doha, sembra aver infuso nel Napoli di Benitez nuove convinzioni e nuova fiducia. Probabilmente la stessa fiducia che si era persa nella notte nefasta di Bilbao, che aveva tolto a livello emotivo e di convinzione personale e di gruppo tante energie. La Supercoppa di Doha sembra, sotto questo aspetto, il migliore dei toccasana possibili e per ora, anche se è presto per dirlo, funziona.

Il nuovo anno dicevamo ha portato al Napoli una nuova linfa, rinfrancata e fortificata anche dai nuovi acquisti e dalla passione dei napoletani che il 2 gennaio hanno affollato gli spalti del San Paolo per far sentire il proprio sostegno alla squadra. Strinic e Gabbiadini poi, hanno fatto il resto, riaccendendo la passione nei tifosi anche sul versante mercato, che dopo agosto sembrava lievemente affievolita.

Il Napoli visto a Cesena, quello grintoso, volitivo ed affamato che da sempre si cercava, si è vista negli occhi di Gonzalo Higuain, Marek Hamsik e Josè Callejon. Una convinzione, una sicurezza ritrovata che trova conferme anche dalle parole dello spagnolo ex Real Madrid: "So che devo migliorare tante cose e sempre dare il massimo ma a volte non ci si riesce. Io lavoro per la squadra e per essere al massimo sempre, anche se è vero che mi è mancato il gol in questi due mesi. Certo, la vittoria in Supercoppa ci ha dato tanta fiducia. Oggi abbiamo giocato benissimo e segnato quattro reti. Dobbiamo continuare così. Speriamo, in particolare di vincere la prossima partita contro la Juventus. Adesso siamo vicini al secondo posto".

4 gol. L’attacco che torna a girare (anche se la verve degli attaccanti non si era mai persa del tutto), la squadra che sembra tornata finalmente prepotentemente consapevole dei propri mezzi, soprattutto contro le piccole. Ma aspettiamo a giudicare il paziente del tutto guarito. Le prossime due gare faranno testo, per la classifica, ma non per giudicare guarito il Napoli: contro le grandi non c’è bisogno di altri attestati e Juventus e Lazio sono due grandissime di questo campionato e non c’è da aver paura che non ammireremo il miglior Napoli. Piuttosto guardiamo al futuro, al girone di ritorno, quando la truppa di Benitez affronterà i suoi fantasmi tutti lontano dal San Paolo, dove è caduto da settembre a novembre (Chievo, Palermo, Cagliari).

Fiducia e convinzione, che potrebbero essere rinfrancati anche dal mercato. Argomento piuttosto caldo da trattare però con le pinze, perché le voci sono tante e si rischia di illudere (come spesso accade) tifosi e lettori. Il Napoli, ora come ora, sembrerebbe essersi fermato ai primi due acquisti, ma continua a guardarsi attorno. Il sodalizio partenopeo cerca di migliorare, di piazzare dei colpi ben precisi qualora qualche giocatore attualmente in rosa dovesse cambiare casacca. E’ il caso di Henrique, brasiliano dal cuore tenero che non ha dimenticato la propria patria: dopo la spinta motivazionale del Mondiale, le sue prestazioni sono in calo e la saudade potrebbe riportarlo nella terra natìa. Su di lui c’è l’Internacional e l’affare potrebbe decollare a breve. Come sostituto del brasiliano il Napoli sta pensando ad un centrale di spessore, carattere e sicuro affidamento: Ron Vlaar, centrale mastodontico dell’Aston Villa, che nonostante l’infortunio al menisco potrebbe tornare utile tra un mesetto quando riprenderà l’Europa League. Il club inglese potrebbe cederlo, ma c’è da vincere la resistenza e la concorrenza di tante squadre interessate all’olandese (Van Gaal su tutti). A centrocampo un’altra situazione spinosa: Gokhan Inler sembra aver rotto con Benitez. Lo svizzero non trova più lo spazio di un anno fa e nelle gerarchie dell’allenatore spagnolo sembra essere scalato addirittura al quarto posto dietro Lopez, Gargano e Jorginho. Besiktas e Bayer Leverkusen si sarebbero interessate all’affare (con i tedeschi che avrebbero l’asso nella manica in Giulio Donati). Qualora dovesse partire il nazionale elvetico, il Napoli pensa sempre a Ignacio Camacho del Malaga, centrocampista tanto voluto da Benitez in estate assieme a David Lopez. Ma tutte queste situazioni di mercato sono soltanto nel calderone che sta per bollire, ancora troppo acerbe per chiamarle trattative vere e proprie.

Il tutto senza dimenticare l’annosa questione del rinnovo di Rafa Benitez. Il mercato, i risultati e la passione dei napoletani potrebbero far ripensare l’allenatore spagnolo che, a fronte di una buona campagna rafforzamenti, un eccellente girone di ritorno ed una dignitosa partecipazione all’Europa League, potrebbe riaprire definitivamente al progetto Napoli.