Se si fruga bene nella nostra serie A, nemmeno troppo in fondo, tre caselle sopra l'Inter e cinque sotto al Napoli, vi si trova una squadra tinta di bianco e nero, proprio come una più blasonata compagine del calcio di casa nostra, ma anche se qui non troverete i vari Pogba e Tevez di turno, troverete una realtà, che, da quando nel 1986 è stata presa in consegna dalla famiglia Pozzo, è diventata una delle più belle, tra quelle del nostro campionato.
Una "provincialotta" che in passato ha pure messo l'abito buono per andare in Europa, in mezzo alle grandi, che ha visto transitare tra le proprie fila alcuni tra i migliori talenti che abbiano conosciuto il calcio di marca italica, chiedetelo all'Arsenal ad esempio, che oggi si gode un certo Sanchez.
È tutto questo l'Udinese, che domenica incassa la quinta sconfitta stagionale, vedendosi negare un rigore sacrosanto, e per la serie oltre al danno pure la beffa di rigore se ne vede assegnar contro uno che proprio non esiste, in quella scala del calcio, dove, al termine del Match, patron Pozzo l'opera l'ha fatta davvero, con tutte le ragioni del caso s'intende.
Ripartono da qui i bianconeri, che vedono riaccendersi le luci del Friuli per l'esordio in coppa Italia contro il Cesena, riparte da qui l'Udinese, che pur non era partita male affatto, riparte dalle parole di un allenatore arrivato ad Udine con il marchio del benservito addosso, che oggi, alla vigilia del Match contro gli emiliani, carica così la propria squadra: "per me quello che non va in questa parte di stagione sono le prestazioni. Non ci nascondiamo e mettiamo la faccia tutti quanti, io per primo. Dobbiamo scindere risultati e prestazioni, che al momento non vanno. Sta a me trovare il rimedio, ma la via più semplice per guarire è quella di tornare a vincere, e vogliamo farlo già stasera".
Parla di formazione Strama, che non ha in mente un turnover massiccio:"non ci sarà rivoluzione perché non è la mia idea. Voglio mantenere la struttura portante della squadra. Mentre sarà da valutare la condizione fisica di qualcun altro".
A questo proposito, parla anche del suo bomber il romano, di quel Di Natale che ha sempre parlato poco e segnato molto, ne nascessero così: "Totò è da gestire- afferma Stramaccioni- la mia idea è quella di non rischiare il capitano e studieremo le soluzioni alla luce dell'assenza di Muriel".
E allora, parte da un 4-3-2-1 l'Udinese, che in porta vede il ritorno di Simone Scuffet, linea difensiva a quattro con Wimer, Hertaux, Danilo e Belmonte. A centrocampo, vanno Pinzi, Allan, Guihlerme; mentre alle spalle di Zapata unica punta, agiranno Thereau e Bruno Fernandes.
La banda Bisoli, risponde con il 4-3-1-2 che vede in porta Agliardi; difesa a quattro von Giorgi, Volta, Lucchini e Mazzotta; centrocampo con Carbonero, Cascione e De Feudis; Brienza trequartista, dietro Defrel e Hugo Almeida.
Si riaccendono le luci del Friuli, ora, che i padroni di casa, possono ricominciare dalla coppa, da un mercoledì, che deve, necessariamente essere da "leoni".