Nel finale di partita contro la Sampdoria Rafa Benitez era apparso alquanto irritato, non voleva assolutamente perderla quella partita, anche in dieci, non voleva vedere il suo Napoli uscire senza punti da Marassi. E forse i suoi ragazzi l'avevano carpito, tanto da alzare il ritmo e mettere in difficoltà i blucerchiati anche in inferiorità numerica, fino a raggiungere il pareggio con Zapata nei minuti di recupero. Solo allora Rafa è apparso leggermente soddisfatto, perchè lui vuole vincere, sempre.
L'allenatore spagnolo ha rilasciato una lunga intervista al mensile francese "So Foot", ne riportiamo qui i tratti salienti: "Per vincere titoli serve equilibrio. Il futuro? Intanto lavoro, poi si vedrà. Quando la squadra fa gol, non se ne prendono tenendo palla e facendo pressing. Migliorando dietro e mantenendo la cadenza in attacco allora si può acquistare equilibrio per vincere titoli.
Scudetto? Tutti vogliono lo scudetto, ma non pianifico sulle chimere, qui appena vinci due partite sei favorito ma se ne sbagli una sparisci dalla corsa. Meglio mettersi in testa che la prossima gara è la più difficile, cosi si evitano malintesi.
Per vincere un campionato serve continuità, ma questo dipende dall’effettivo. Insigne è un giocatore molto importante, ma è infortunato. Se potessi sostituire i titolari, mantenendo il livello della squadra, potremmo vincere anche le partite più difficili. Il talento fa la differenza e la motivazione permette di lavorare con serenità e continuità. Chi dice che le mie squadre sono performanti solo in coppa, non vede le problematiche del campionato. Mi ritengo uno stratega molto esigente: all’inizio i giocatori non accettano queste esigenze, poi capiscono che conviene come nel caso di Callejon o di Koulibaly che è migliorato molto. Sono qui per permettere al Napoli di bastonare le migliori italiane, e ci stiamo riuscendo.
Essere fieri di Maradona è giusto, ma è importante guardare al futuro. I giovani devono guardare ad esempi come Hamsik, Higuain, Insigne perché sono presente e futuro del club. Da metodico capisco la mentalità di Milano dove alcune cose erano più semplici, da latino capisco la mentalità del sud e qui una cosa la chiedo due settimane prima e non una".