Archiviato il derby il calendario propone al Milan un altro impegno casalingo, questa volta contro l'Udinese di Stramaccioni. Partita questa sicuramente non semplice contro un avversario insidioso, ma davvero ora non ci sono alternative alla vittoria, perchè sono già cinque gli incontri consecutivi disputati senza raccogliere i tre punti. La classifica di questa Serie A è molto corta, prime due posizioni a parte ovviamente, e la lotta per il terzo posto, utile per accedere ai preliminari di Champions League, è ancora apertissima ma i rossoneri devono dare una svolta alla loro stagione se vogliono veramente tornare nell'Europa che conta. Attualmente, il Napoli, che occupa proprio il terzo gradino del podio, ha 22 punti, cioè solo quattro più di un Milan che non vince da tanto, mentre le altre tre squadre (Genoa, Sampdoria e Lazio) che dividono partenopei e rossoneri viaggiano tutte a ritmi non insostenibili. Il campionato e lungo e tutto è ancora possibile ma il Milan deve tornare a vincere per continuare a sperare. Pomeriggio però, arriva una squadra che spesso ha messo in difficoltà il Diavolo e lo dimostra il fatto che nelle ultime dieci partite giocate a San Siro i friulani hanno segnato ben quindici gol, più di qualunque altro avversario. Inoltre al centro dell'attacco ci sarà, ancora una volta, Antonio Di Natale, che ha proprio nel Milan una delle sue vittime preferite. I rossoneri dunque dovranno sudar parecchio per portare a casa i tanto agogniati tre punti.
INDISPONIBILI E FORMAZIONE - Inzaghi ha ancora problemi di formazione per colpa degli infortuni: Abate, Alex e De Jong resteranno ancora ai box e a loro si sono aggiunti De Sciglio e Muntari. Inzaghi sembrava intenzionato a riproporre la stessa difesa del derby, ma l'assenza di De Sciglio lo costringe a un ulteriore cambio. E' forse arrivato dunque il momento di Armero, sul quale il mister non ha mai puntato in modo anche un po' incomprensibile vista l'esperienza del colombiano e la sua duttilità tattica. Sull'altra fascia confermatissimo Rami, che si è disimpegnato egregiamente da terzino destro contro l'Inter mentre la coppia di centrali sarà formata ancora da Zapata e Mexes. A centrocampo potrebbe esserci finalmente una chance anche per Van Ginkel, in campo fin'ora solo contro l'Empoli per pochi minuti (prima dell'infortunio), al posto dell'indisponibile Muntari. A completare il reparto dovrebbe esserci la conferma di Essien e Bonaventura. Improbabile il rilancio, almeno dal 1' minuto, di Montolivo, ormai pronto per il rientro ma con poca autonomia e, soprattutto, reduce da un infortunio molto delicato. Per quanto riguarda l'attacco, solido nodo cruciale da sciogliere per Inzaghi: riproporre nuovamente Torres centravanti o giocare con un falso nueve? Lo spagnolo, reduce dall'ennesima prova anonima nel derby che avrebbe dovuto rilanciarlo, potrebbe lasciare il posto a Honda nell'undici iniziale, con Menez, galvanizzato dal bellissimo gol di domenica sera, al centro dell'attacco. El Shaarawy, rincuorato da allenatore e compagni dopo l'errore a tu per tu con Handanovic, agirà nel tridente sulla sinistra.
SERVE UNA SVOLTA - Poche novità, quindi, per quanto rigaurda l'undici titolare ma ciò che deve cambiare in casa Milan è il risultato. I tifosi fino a ora hanno avuto pazienza, hanno supportato la squadra e sopportato prestazioni non del tutto positive con risultati mediocri, soprattutto nell'ultimo mese; ma ora si attendono una svolta e una soddisfazione dopo un periodo buio dal punto di vista proprio dei risultati. La squadra ha dimostrato di non peccare assolutamente sotto il piano dell'impegno e della voglia, ma le ultime partite hanno evidenziato inequivocabilmente che questo gruppo ha dei limiti e dei difetti marcati, che andavano evitati in estate o andrebbero corretti in sede di mercato di riparazione. Oggi però contano solo i tre punti anche per affrontre al meglio le ultime partite fino alla sosta di Natale, sfide delicate e veri e propri scontri diretti per la Champions League. Il Milan infatti incrocerà, dopo l'Udinese, il Napoli a San Siro e Genoa e Roma in trasferta. L'effetto Inzaghi delle prime uscite sembra ormai svanito da tempo, ma servirà il Milan migliore, il più cattivo e il più volenteroso della stagione per superare questa serie importante di partite e puntare con decisione al terzo posto. L'unico modo per tornare in Champions è vincere e i rossoneri devono farlo assolutamente già da questo pomeriggio. Vietato sbagliare dunque, contano solo i tre punti!