Sono le 17:32 del 14 Novembre quando l'Inter emette il comunicato ufficiale in cui ufficializza Roberto Mancini come nuovo allenatore dell'Inter. La notizia porta parecchio clamore a Milanello, sia perchè la prossima partita di campionato è il derby, sia perchè il tecnico di Jesi è sinonimo di successi.
L'allenatore del Milan, Filippo Inzaghi, mostra tutta la sua preoccupazione davanti ai microfoni: “Il mio primo derby lo ricordo perfettamente, vincemmo 4. 1 e io segnai di testa. Il derby non è mai una partita come le altre, è speciale sia per noi che per gli interisti. Si gioca in uno stadio magnifico, sarà sicuramente un’emozione fantastica. Sono partite in cui un allenatore non deve parlare tanto, anzi, dovrò cercare di tenere i ragazzi tranquilli”. Sicuramente il mister rossonero avrebbe preferito affrontare l'ormai esonerato Walter Mazzarri, rispetto al nuovo tecnico. Il cambio di panchina, a ridosso di un derby, porta una grandissima carica alla squadra ed a tutto l'ambiente neroazzurro. Questa la principale preoccupazione.
L'allenatore del Milan studia già le contromosse per battere il Mancio nel derby della Madonnina. Dall'infermieria dovrebbero farcela Alex e Muntari, mentre sono out De Jong e Abate. L'assenza di questi ultimi peserà particolarmente degli equilibri tattici rossoneri. Roberto Mancini dovrebbe cambiar faccia alla sua Inter, passando da un 3-5-2 mazzariano ad un più coperto ed equilibrato 4-3-1-2. Quest'ultimo schema dovrebbe rispolverare Guarin e dare maggiore spazio in campo a Kovacic da trequartista. In difesa a rischiare è uno tra Ranocchia - Vidic - Juan Jesus. Il pericolo maggiore arriverà da Kovacic, visto domenica in scena a San Siro con la sua Croazia, in grande spolvero nelle ultime uscite.
La medicina migliore ovviamente sarebbe De Jong, ma come abbiamo già detto non sarà disponibile per la partita. Davanti alla difesa le opzioni sono due: Essien e Van Ginkel, entrambe rischiose per motivi diversi. Occorre capire quale sarà il rischio minore. Difficilmente adotterà un 4-2-3-1 più offensivo. Il cantiere di Inzaghi procede, ma dovrà assolutamente chiudere in una settimana.