I blucerchiati sono terzi in classifica mentre il Milan è reduce dal ko interno contro il Palermo che l'ha fatto scivolare al settimo posto. Tra le due formazioni ci sono tre punti di differenza ma in casa la squadra blucerchiata quest'anno ha costruito gran parte del suo bottino. Si presentava così l'anticipo serale dell'undicesima giornata di Serie A.
La Sampdoria si schiera con un 4-3-3.In porta va, un ormai rigenerato, Romero. Difesa formata da Mesbah e De Silvestri sugli esterni, capitan Gastaldello e Silvestre i centrali.Centrocampo con la dinamicità di Soriano e la forza di Obiang e Duncan. Attacco pesante con Eder e Gabbiadini sugli esterni, Okaka punta centrale.
Il Milan risponde con un altrettando 4-3-3, con la differenza del falso nueve.Diego Lopez tra i pali. Difesa con De Sciglio e capitan Bonera ai lati di Mexes e Rami. Centrocampo con Essien e De Jong a fare da diga e Bonaventura ad inventare. Attacco molto mobile con El Shaarawy e Honda che agiranno larghi, Menez falso nueve.

La partita inizia con un discreto equilibrio tattico. Entrambe le squadre cercano di far male con ripartenze veloci, sfruttando la velocità dei rispettivi attaccanti. Al minuto numero dieci arriva la svolta. El Shaarawy parte da lontano palla al piede. Si accentra dalla destra e con un tiro a giro sul secondo palo batte un Romero incolpevole. Visibilmente commosso nell'esultanza del gol, si sblocca così il faraone dopo più di un anno e mezzo. Mihajlovic non è contento dei suoi e dopo una strigliata dalla panchina, la Sampdoria reagisce. Prima un tiro velenoso di Eder, prontamente deviato da Diego Lopez. Poi Soriano con un pericoloso colpo di testa su cross dalla sinistra di Mesbah. Il Milan cerca di resistere ai numerosi attacchi della squadra di casa, ma allo scadere la Sampdoria passa. Un gran gol di Okaka che anticipa con il piede Bonera e Diego Lopez, su cross di Gabbiadini. I blucerchiati pareggiano i conti. Si va negli spogliatoi.

Il secondo tempo si apre come si era concluso il primo, con la Sampdoria in attacco ed il Milan alle corde. E' il preludio al nuovo gol della squadra doriana. Eder sfrutta un palo conquistato da Obiang e con un tapin vincente batte il portiere rossonero da due passi, fissando il punteggio sul 2-1. Inzaghi corre subito ai ripari. Fuori uno spento Honda per Torres. Si passa ad un 4-2-4 con Bonaventura e El Shaarawy larghi, Menez e Torres centrali. Questo cambiamento tattico, un po' portato dalla situazione deficitaria del risultato, porta i suoi frutti. Un cross di Menez viene toccato dal braccio di Mesbah in scivolata. Rigore netto. Dal dischetto si presenta lo stesso Menez. Palla da una parte e portiere dall'altra. Il Milan riacciuffa il pari. Ancora un capovolgimento della partita, però questa volta è il Milan a farne da padrone e la prova a vincere. Al minuto ottantacinque episodio importante. Eder va via in contropiede nella metà campo avversaria, dove lì ad attenderlo c'è Bonera che lo butta giù prendendosi il secondo giallo, lasciando i suoi in inferiorità numerica. Nei minuti finali entrambre le squadre provano a vincere, senza però riuscire nell'impresa. Va così in archivio una partita bellissima, ricca di gol ed emozioni. Sicuramente il pareggio è il risultato più giusto visto in campo questa sera. Particolari note positive arrivano dagli italiani, El Shaarawy e Okaka in gol. Grande prestazione anche per Soriano e Gabbiadini in odor di nazionale. D'altronde in tribuna c'era il commissario tecnico della nazionale, Antonio Conte, il quale sarà certamente soddisfatto della partita.