Come seconda scheda della giornata, “L’Italia che verrà” vi presenta uno dei giovani emergenti più promettenti del panorama Primavera, il capitano del Milan, Alessandro Mastalli.
Alessandro Mastalli nasce a Bologna il 7 Febbraio del 1996, su di lui pende la classica responsabilità di essere un figlio d’arte (suo padre Ennio ha vestito su tutte le maglie di Catania e Bologna, lasciando un ottimo ricordi nei tifosi di entrambe le squadre), e sappiamo quanto sia difficile riuscire a diventare un giocatore importante con questa spada di Damocle che pende costantemente sulla propria testa. Oltre ad ereditare la passione per il calcio, Mastalli eredita dal padre anche il ruolo in cui si fa conoscere a livello giovanile, il centrocampista. Fa tutta la trafila nelle giovanili del Bologna, fino al giorno in cui il destino gli pone davanti il Milan in una partita eliminatoria del Campionato Nazionale Giovanissimi, e non era un Milan qualsiasi, era la selezione rossonera guidata da Petagna e Cristante. Alessandro impressiona tutti, e dopo soli due mesi si ritrova con la casacca rossonera cucita addosso. Al primo anno al Milan Mastalli si fa già notare, guidando da capitano i Giovanissimi Nazionali alla conquista del Torneo Scirea, aggiudicandosi anche il premio di miglior giocatore del torneo. Nella stagione successiva passa agli Allievi Nazionali allenati da Danesi, ma il vero salto di qualità avviene nella stagione 2012/2013, quando è Pippo Inzaghi a diventare il suo allenatore. E’ “amore a prima vista” tra i due, per Inzaghi Alessandro è insostituibile, diventa il perno e il leader della sua squadra, insieme conquistano successi e scalano le squadre giovanili, arrivando alla Primavera. Mastalli, nonostante il divario d’età con i compagni di squadra, riesce a ritagliarsi lo spazio giusto per crescere e migliorare costantemente. Inzaghi, come detto in precedenza, stravede per lui e non forza troppo la mano, centellinando i minuti in cui farlo giocare, senza caricarlo di eccessive pressioni, vista la sua giovane età. Si fa notare anche al Torneo di Viareggio, giocando 4 presenze condite da un gol e un assist. Quest’estate Inzaghi l’ha convocato per il ritiro del suo Milan, e non stiamo parlando della Primavera, ma dei “Senior”. Mastalli impressiona tutti, lavora sodo e anche qui si fa notare con un goal al Monza. Non può che essere spianata la strada davanti a lui. L’unica speranza è che non segua la strada di Cristante, anche lui, decantato come il futuro perno del centrocampo milanista, e poi svenduto durante il mercato estivo al Benfica.
Mastalli è nel giro delle nazionali giovanili italiane già da molti anni; ha vestito le maglie della nazionale italiana dall'Under-16 all'Under-18, racimolando un discreto numero di presenze. Attualmente gioca con l’Under-19 di Pane, insieme al suo compagno di squadra Di Molfetta, con il quale costituisce una vera e propria coppia micidiale.
Caratteristiche Tecniche
Alessandro Mastalli è un centrocampista in grado di ricoprire tutti i ruoli in mezzo al campo, ma il ruolo della consacrazione è stato l’interno destro nel 4-3-3 di Pippo Inzaghi. Bravo di destro e di sinistro, visione di gioco pazzesca, riesce a mantenere da solo il centrocampo della sua squadra. Da non sottovalutare assolutamente il feeling di Mastalli con il goal, basta guardare i 2 gol segnati nelle prime 3 partite del campionato Primavera. Alessandro è un giocatore polivalente, in grado di fare alla perfezione entrambi le fasi di gioco; bravissimo sia per quanto concerne il recupero del pallone, che nel capovolgimento di fronte, riuscendo a dare un apporto fondamentale nelle fasi di inizio manovra e di finalizzazione. Una dimostrazione di quanto detto è il gol nella finale del Torneo del Viareggio, dove Mastalli ha dimostrato tutto il suo valore, riuscendo a dimostrare brillantezza in fase di finalizzazione, dopo essersi speso al massimo durante tutta la partita. Ma la dote che ha fatto innamorare Inzaghi e la maggior parte degli osservatori di lui, è un qualcosa di innato, quel qualcosa che fa la differenza tra il normale giocatore ed il campione, la leadership. Mastalli è un leader innato, in qualsiasi squadra ha messo piede, dalle giovanili del Bologna alla Primavera del Milan, ha guadagnato di diritto la fascia di capitano, diventando un autentico trascinatore. Per far capire il carisma di questo ragazzo basta raccontare un aneddoto: Inzaghi allena gli Allievi Nazionali, e al primo allenamento chiede al gruppo di scegliere il suo capitano, manco a dirlo vince a mani basse Alessandro Mastalli, tutti i suoi compagni lo votano all’unanimità.
Non ci resta che auguarare a Mastalli un roseo futuro, e se il buongiorno si vede dal mattino, la strada, sembra ormai spianata!