"Ogni vittoria può aiutare, la squadra ha dimostrato che meritava di più, oggi abbiamo visto un gruppo che tutto unito è andato a vincere. Difesa che non ha subito gol? Se facciamo l'analisi della gara contro l'Udinese abbiamo subito solo il gol, questo poteva essere simile. La squadra però era equilibrata e bilanciata, non ha dato spazio agli avversari." Un Benitez finalmente sollevato quello che è intervenuto a margine della vittoria del suo Napoli a Reggio Emilia ai microfoni di Sky Sport.
L'allenatore spagnolo ha poi proseguito: "Higuain? Non ha segnato in campionato ma in Europa, può fare la differenza con i gol ma anche con gli assist, abbiamo anche altri che possono fare gol. Dobbiamo ancora migliorare, sono molto soddisfatto perché è una vittoria di squadra, ma dobbiamo farlo meglio. Il Napoli è una società forte, sappiamo che dobbiamo vincerle tutte. Peccato che le gare che abbiamo perso dovevamo vincerle tutte e tre". Forse alla luce delle prestazioni manca qualche punto con Palermo ed Udinese, ma il Napoli di inizio stagione merita i punti che si ritrova. Basti pensare ai due punti di Genova guadagnati all'ultimo secondo. Punti che si guadagnano, punti che si perdono.
Il match winner di oggi è senza dubbio Jose Maria Callejon, autore del gol vittoria. A fine gara è stato premiato ed intervistato sempre dai microfoni di Sky Sport: "Bisognava vincere, bisogna farlo ogni partita per i tre punti. E' una vittoria di squadra, di tutti, anche di chi non ha giocato. La vittoria porta fiducia, ne abbiamo sbagliata qualcuna ma noi siamo il Napoli e dobbiamo vincere. Lavoriamo bene, poi le partite non possono andare bene, ma era importante vincere oggi".
I volti, le espressioni e le emozioni dei protagonisti testimoniano il sollievo che rappresenta questa vittoria. Il Napoli prova a togliersi la scimmia dalle spalle e ripartire da Sassuolo, soprattutto dai 3 punti guadagnati, in Italia come in Europa. Era fondamentale vincere per ritrovare animo e fiducia, e così è stato. Testa a giovedi, per la trasferta di Bratislava e poi al Torino, per tornare grande anche tra le mura amiche.