Era dal 2006 che il Milan non vinceva le prime due partite di campionato. La partita pazzesca del Tardini di Parma regala altri tre punti ai rossoneri, dopo quelli conquistati a San Siro contro la Lazio, e il Diavolo raggiunge Roma e Juventus, prossimo avversario, in vetta alla classifica con 6 punti. Alla fine dei 90 minuti, chi ha avuto la fortuna di aver visto la gara, può forse dire di aver assistito alla partita di Serie A più bella degli ultimi anni!
E' solo la seconda partita ufficiale del Milan 2014/15 ma la mano di mister SuperPippo Inzaghi si vede di già! Cuore, grinta e sacrificio per onorare la maglia rossonera, ecco il DNA di questa squadra. Gioco palla a terra, movimento negli spazi, dinamicità e fantasia: il nuovo Milan si diverte e fa divertire. La fase offensiva è ineccepibile, se Inzaghi dovesse riuscire a sistemare anche quella difensiva il Diavolo potrebbe davvero credere in un campionato da protagonista!
Questa sera al Tardini, Parma e Milan hanno inscenato un match memorabile: alla fine hanno vinto i rossoneri che si sono imposti per 4-5. Ma andiamo con ordine: il Milan si porta avanti al 25' con il neo-acquisto Bonaventura, bravissimo a sfruttare un assist di Honda, ma l'ex Cassano pareggia dopo nemmeno 2 minuti, sfruttando un'amnesia difensiva. I rossoneri continuano a macinare gioco e si riportano avanti con una grande azione che porta al gol di testa di Honda su assist di Abate e allungano con il rigore, conquistato e realizzato, di Menez. Nel secondo tempo, Felipe trova un gol fortunato e fortunoso insieme, deviando in rete un tiro-cross di Jorquera e subito dopo Bonera si fa espellere per doppia ammonizione, intercettando col braccio un tiro dello stesso centrocampista biancoscudato. De Jong, a sorpresa, porta però il Milan sul 2-4 e gela il pubblico di casa, involandosi dopo un errore suicida di Cassano a centrocampo. Il Parma, tuttavia, non demorde e trova ancora la via del gol con l'altro suo difensore centrale, Lucarelli, bravissimo a staccare più in alto di tutti da corner. Felipe decide allora di "dare una mano" al Diavolo e si fa buttare fuori dall'arbitro Massa, beccandosi il secondo cartellino giallo della partita. Menez quindi, indemoniato, ha ancora la forza per firmare un gol pazzesco, ringraziando anche per l'errore difensivo di Ristovski e sembra chiudere la partita sul 3-5. A un minuto dallo scadere dei tempi regolamentari però, De Sciglio va in autogol a causa di un errore di Diego Lopez, che rimedia anche un infortunio muscolare. Alla fine, comunque, dopo sette interminabili minuti di recupero, l'arbitro pone fine a una gara pazza e il Milan può, finalmente, gioire!
Quello che ha stupito di più di questo Milan è stato sicuramente l'atteggiamento! Erano anni che la squadra rossonera non entrava in campo con una tale voglia e l'entusiasmo degli uomini di Inzaghi fa sognare i tifosi. La fase offensiva offre spettacolo e valanghe di gol, Menez e Honda sembrano avere una condizione fisica mostruosa e il gioco palla a terra imposto dal mister è tutt'altro che sterile. Inzaghi ha definito il suo numero 7 "geniale" e ha esaltato il carattere dei suoi che hanno meritato la vittoria, conquistandola dando tutto in campo. "Abbiamo sbagliato troppo. Dobbiamo ancora lavorare tantissimo perchè alcune cose che ho visto non mi sono proprio piaciute" ha aggiunto l'allenatore rossonero, ma alla fine c'è stato spazio per un "questa squadra vi stupirà", sintomo dell'adrenalina e della gioia che SuperPippo ha in corpo.
--- LE PAGELLE DEL MILAN ---
DIEGO LOPEZ 4,5: Incolpevole su tre gol del Parma, regala però la rete del 4-5 che rischia di compromettere un'intera partita. Probabilmente, l'errore è causato dall'infortunio muscolare alla coscia ma un portiere della sua esperienza non può posizionarsi così male su un retropassaggio e commettere un errore del genere. COLPEVOLE.
ABATE 7: Un giocatore ritrovato. Il biondo terzino rossonero mette in campo un'altra ottima prova dopo quella offerta contro la Lazio e confeziona il secondo assist consecutivo, questa volta a beneficio di Honda. Mette in campo grande corsa e tanto fiato, sfiora anche la gloria personale con una splendida azione in solitaria. TELEPASS.
ALEX 5,5: Si perde, insieme a Bonera, Cassano sul gol del momentaneo pareggio e qualche volta va in difficoltà. Quando esce per infortunio però si sente la mancanza dei suoi centimetri. Nel primo tempo rischia anche di andare in gol. ROBUSTO.
BONERA 5: Un giocatore della sua esperienza non può allargare così tanto le braccia in scivolata. Il secondo giallo è sacrosanto, il primo meno ma doveva stare più attento. E' fortunato che il fallo di mano non avvenga in area di rigore. La sua disattenzione poteva costare molto cara al Milan, salterà comunque la Juventus. INGENUO.
DE SCIGLIO 6,5: Come Abate, spinge tantissimo su quella fascia, soprattutto nel primo tempo. Attento anche in fase difensiva, la sua è una gara quasi perfetta fino a quando, causa l'errore di Diego Lopez, non arriva il suo autogol. Il passaggio poteva essere rasoterra ma il terzino della Nazionale sembra comunque esente da colpe. GARANZIA.
ZAPATA & RAMI (dal 61') 6: Entrano in campo insieme per colmare il buco difensivo lasciato dall'espulso Bonera e dall'infortunato Alex. Sui due gol del Parma (con loro in campo) non hanno colpe e per il resto compiono bene i loro compiti difensivi. Il colombiano intercetta anche l'ultimo cross della partita sventando la possibile occasione finale per il Parma. ORDINARIA AMMINISTRAZIONE.
MUNTARI 5,5: Dei centrocampisti del Milan è senza dubbio quello col tasso tecnico meno elevato. Pasticcia un pò in mezzo al campo e anche in fase di contenimento non riesce a dare il solito apporto. Nel secondo tempo sparisce dai radar della partita ma sono da premiare la volontà e la corsa mostrate per tutti i 90 minuti. GALOPPINO.
DE JONG 8: Un vero mastino del centrocampo. Insaziabile, è su tutti i palloni. Riesce a unire qualità e quantità, smista il gioco da dietro, si butta negli spazi e fa sentire i muscoli quando serve. Il suo gol è un mix di caparbietà, forza fisica e freddezza. La sua determinazione è ammirevole, si prende il giusto tributo sotto lo spicchio di stadio occupato dai tifosi del Milan. GLADIATORE.
POLI 6,5: Come contro la Lazio, il centrocampista rossonero mette in campo le sue doti: dinamicità e capacità di inserimento. Nel primo tempo duetta bene sulla fascia destra con Abate e Honda, poi nella ripresa è costretto a limitare le sue folate offensive ma si disimpegna bene anche in fase difensiva. TUTTOFARE.
HONDA 7: Altra prova più che convincente per il giapponese. Dalla sua ha, finalmente e a differenza della scorsa stagione, una buonissima condizione fisica e a beneficiarne sono anche le sue giocate. Corre, lotta, si impegna e la manovra rossonera si appoggia spesso a lui. Dai suoi piedi nasce il gol di Bonaventura e di testa mette il suo secondo sigillo stagionale. Già migliorato lo score dell'anno scorso con l'unica rete a Marassi contro la Sampdoria. RIGENERATO.
BONAVENTURA 7: Un esordio con gol non capita a tutti. Jack è il meno talentuoso dei tre attaccanti rossoneri ma ci mette la grinta e l'atteggiamento giusto per fare bene. In occasione del gol è sontuosa la finta con cui si libera del marcatore e preciso il diagonale con cui trafigge Mirante. Può essere davvero il jolly di questo Milan. CORSARO.
NIANG (dal 85') s.v. : entra per tenere alta la squadra e far rifiatare la difesa sull'assedio del Parma. Tiene bene qualche pallone e fa il suo.
MENEZ 9: Mostruoso, incredibile, stratosferico, magnifico, straordinario, "geniale"... gli aggettivi si sprecano per la prova indimenticabile di questa sera del talento francese! Un alieno atterrato sul prato del Tardini, il numero 7 del Milan è indubbiamente il migliore in campo del match. Forse, la partita più bella in carriera fin qui per Jeremy, trascinatore dei rossoneri privi di El Shaarawy e Torres. Il ragazzo ha personalità da vendere e mette il suo piede in ogni azione del Milan. Quello ammirato oggi è un vero campione! INEFFABILE.