L'esordio in Europa League ha riservato al Torino una serata di festa. Tre gol in terra straniera per affrontare con tranquillità il ritorno, atteso, in campo amico. Senza il nuovo acquisto Quagliarella e soprattutto senza Alessio Cerci il primo Toro europeo di Ventura. Proprio intorno al ventisettenne, di rientro dal Mondiale brasiliano, ruota il mercato dei granata. 

Diverse società, di A ed estere, hanno manifestato interesse per il ragazzo, autore la scorsa stagione di un campionato degno di nota. Dal Milan all'Inter, tanti contatti, per ora nulla di definitivo. A bloccare la trattativa la volontà dellla società che, dopo la partenza di Immobile verso la Bundesliga, è restia a privarsi di un altro gioiello. 

A dipanare la questione come sempre sarà la volontà del calciatore. Lo stesso Cairo ammette a Radio 24 che molto dipenderà dalle scelte dello stesso Cerci "Se non è motivato, è inutile trattenerlo. Di Cerci ne abbiamo parlato talmente tanto. Il tema è facile: se ha il piacere di rimanere al Torino, io sono il primo a volerlo a tenere. Se invece il ragazzo ha voglie diverse diventa più difficile trattenerlo: non è opportuno tenere un giocatore così importante non motivato". In sostanza lo stesso concetto già espresso durante il sorteggio del Calendario di Serie A, quando vicino a lui sedeva l'interessato Galliani. 

Il Presidente non ha poi fatto mancare i complimenti alla squadra per la vittoria roboante in Svezia "Bene così. Gli svedesi hanno già giocato 16 partite di campionato, sono molto più allenati, sono gare da non sottovalutare altrimenti fai brutte figure. Dobbiamo prendere molto sul serio l'Europa League impegnandoci al massimo e cercando di avere una rosa ampia con i giusti ricambi".