Il volto nuovo. Già idolo delle tifose e dei tifosi che hanno visto all’opera, in questi primi giorni, uno dei due nuovi acquisti del Napoli 2014-2015. Arrivato tra scetticismo ed indifferenza, sembra aver già conquistato i tifosi che presenziavano agli allenamenti sulle tribune di Dimaro. Tecnica, potenza, senso tattico e tanta, tanta intelligenza. Napoli ed il Napoli scoprono Michu, talentuoso attaccante spagnolo, acquistato dopo una corte di un mese dallo Swansea. Lo scetticismo che aleggiava sulle condizioni fisiche del ragazzo di Oviedo, costretto ai box per problemi alla caviglia durante l’ultima stagione in Galles, è stato del tutto spazzato via dai primi allenamenti. Scatti, contrasti ed una voglia matta di far vedere e dimostrare il suo valore.
Michu c’è. E lo dimostra subito, dentro e fuori dal campo. A sorpresa, da apripista alla presentazione ufficiale del giocatore, c'è il presidente De Laurentiis : "Michu, rispetto a Vargas e tanti altri, avrà un vantaggio non indifferente: Rafa Benitez. Un allenatore che parla la stessa lingua, in campo e fuori. Un vantaggio che aiuta i calciatori nell'inserimento all'interno della rosa e della tattica della squadra".
Le prime impressioni sulla sua prima settimana a Dimaro con Benitez ed i compagni : “L’impressione è fantastica. C’è un gruppo unito e compatto. Mi sono trovato subito a mio agio. Sono arrivato qui per mettermi subito a disposizione e tornare il prima possibile al massimo della forma. Il livello della squadra è più che competitivo. Cercheremo di vincere più partite possibile”.
La domanda, quella che circola di più in questi giorni, è quella relativa alle possibilità di Scudetto del Napoli, lanciata e ribadita dal presidente e da Insigne nei giorni scorsi : “Diventare campioni è l’obiettivo principale, nostro e di tutti. Juve, Roma, Inter, Milan e Fiorentina sono le altre squadre forti che possono ambire a questo traguardo. L’importante è avere una forma adatta per lottare su tutti i fronti”.
Stuzzicato sul numero di gol che può fare in stagione, risponde : “Punto a giocare con la squadra, non a traguardi personali. Il numero di gol è sempre relativo. Puntiamo a vincere come squadra, non come singoli. Posso anche mettermi i guanti se serve ad aiutare la squadra. Ovvio che se arrivano anche i gol, meglio per tutti, ma non è un problema”.
C’è un dibattito attorno al ruolo che Michu avrà nel Napoli : “A me piace molto giocare dietro la punta, con qualcuno davanti a me. Ma come ho detto sono a disposizione del mister. Se vuole che vado in porta, sono pronto. Sono pronto a tutto”.
Nello Swansea giocava sia da punta che da seconda punta nel 4-2-3-1, lo stesso modulo che adotta Rafa Benitez nel Napoli. Risponde anche su come si aspetta la vita in città a Napoli : “Il primo contatto con il Napoli è stato quando abbiamo giocato con lo Swansea contro la squadra di Benitez in Europa League. Credo che giocherò nello stesso modo nel quale ho giocato in Galles. Ho sentito solo cose positive, sulla squadra e sulla città. Sono entusiasta ed ansioso di andare in giro per la città. Mi fa molto piacere tornare a vivere in una città che ha un clima molto simile a quello della mia città Oviedo, rispetto a quello nel quale ho vissuto negli ultimi anni in Galles”.
Un aneddoto riguardo al video di benvenuto, e di quello che lo aspetta, che Insigne gli ha fatto vedere del San Paolo che canta l’inno della Champions : “E’ da brividi, assolutamente pazzesco. Mi identifico molto con la gente che è allo stadio, che viene a tifare per noi. Impazzisco all'idea di giocare per una tifoseria che si sgola e perde la voce per incitarci. Spero di segnare quanti più gol possibile per vederli esultare assieme a me. Soprattutto alla Juventus".
Sul suo rapporto con Rafa Benitez : “Beh, lavorare con un allenatore come Benitez, in un momento fondamentale della mia carriera, mi stimola moltissimo. Benitez è uno dei migliori allenatori del Mondo e darò il massimo per lui e per la maglia del Napoli”.
Il suo acquisto è passato quasi in sordina, silenzioso. Come se non tutti ricordassero i quasi 25 gol segnati due stagioni fa. Considerando soprattutto il fatto che la sua migliore stagione è arrivata con Laudrup come allenatore che giocava con lo stesso modulo utilizzato dal Napoli. Quando l’Inghilterra tutta, con l’Arsenal e Wenger in testa, fu stregata e scioccata dal suo mix di tecnica e potenza. Prima punta, seconda punta ed attaccante esterno. Ricorda Llorente e Gomez, anche se è un po’ più mobile dei due colleghi. Può svariare su tutto il fronte d’attacco come partire spalle alla porta. Miguel Perez Cuesta è pronto a prendersi il Napoli e strabiliare l’Italia. Spera di essere decisivo, per il Napoli, così come Llorente lo è stato per la Juventus. Le premesse ci sono tutte. Benitez ha l’acquolina in bocca.