Nell’ anticipo della 24esima giornata a San Siro arriva il Bologna. Il Milan deve rialzarsi dopo lo schiaffo di Napoli, mentre gli emiliani arrivano dal successo esterno di Torino. Seedorf perde Zapata nel riscaldamento, al suo posto gioca Zaccardo in coppia con Rami. Constant gioca a sinistra al posto dell’indisponibile Emanuelson che però dovrebbe recuperare per la partita contro l’Atletico Madrid. Montolivo torna titolare e capitano con De Jong in mediana, mentre il ballottaggio tra Saponara e Poli lo vince Kakà, per affiancare Honda e Taarabt sulla trequarti alle spalle di Balotelli. Pazzini, autore di 5 reti al Bologna nella scorsa stagione, parte dalla panchina. Nel Bologna Ballardini, che dal 1998 al 2000 guidò le giovanili del Milan, conferma la squadra che ha vinto, per la seconda volta in questa stagione in trasferta, a Torino. Recupera Konè e Moscardelli dalla squalifica, ma entrambi vanno in panchina, e si affida a Cristaldo in attacco, già in gol 4 mesi fa quando a Bologna finì 3-3. Sono 8 i punti di vantaggio del Milan sul Bologna, 29 a 21. Un dato significante sono i 74 gol subiti dalle due squadre in 23 giornate, con il Milan che ha incassato 4 gol in meno degli avversari. Solo 4 vittorie in stagione per i rossoblu reduci da 4 punti nelle ultime 5 partite. Il Milan, atteso da un mese di fuoco nel quale affronterà due volte l’Atletico Madrid, la Samp, poi Juve ed Udinese, non ha il tempo per piangersi addosso ma deve provare a dare una svolta per questo finale di stagione. Condizione fisica precaria, squadra afflitta da molti problemi; per risolverli servirebbe tempo ma il Milan come detto, di tempo non ne ha.

I precedenti, a San Siro, tra Milan e Bologna sono 66: 37 successi milanisti , 12 rossoblu e 17 pareggi. L’ultimo scontro, avvenuto nella 21esima giornata della scorsa stagione, vide vittorioso il Milan per 2-1, con doppietta di Pazzini ed autorete di Mexes; mentre gli emiliani non vincono dal 2008, quando Di Vaio e Valiani regalarono i tre punti. Tanti i gol segnati, ben 175. Schiacciante il dominio rossonero con 120 reti contro le 55 degli avversari.

La cronaca - Complice l’atteggiamento tattico del Milan il Bologna non riesce ad uscire dalla propria meta campo ma dopo dieci minuti la squadra rossonera a parte un tiro di Montolivo e due discese degli esterni bassi De Sciglio e Constant, pericolosi con due traversoni in area non sfruttati da Balotelli ed Honda, non riesce ad impensierire la retroguardia bolognese. Lentezza nel giro palla uguale prevedibilità, quasi scolastica lo sviluppo della manovra rossonera. Al 22esimo il Bologna riparte e costringe Abbiati ad un intervento importante sul colpo di testa di Krhin, che va vicinissimo al vantaggio. Honda a destra e Taarabt a sinistra non brillano ed iniziano a cercare le vie centrali, quelle occupate da Kakà. Keisuke nei piani doveva diventare il Samurai del centrocampo ma la posizione in campo, sulla destra dove c’è da fare avanti e indietro, e la precaria condizione fisica rendono il 28enne un giocatore part time in campo, una comparsa più che un protagonista del film.

Al 32esimo Balotelli, su punizone da posizione defilata, mette in difficoltà Curci che però riesce a salvare. Gli uomini di Ballardini sono ordinati in campo, tutti in difesa e questo non aiuta il Milan che in 35 minuti crea occasioni da gol ma zero pericoli, solo due tiri in porta. Al 39esimo minuto contrasto Perez – Montolivo; ad avere la peggio è l’arbitro Bergonzi che prende una pallonata sulla bocca. Gioco interrotto con l’arbitro genovese sanguinante sul labbro. Il Milan ne approfitta per un time-out, tutti a rapporto dal professor Seedorf che spiega ai centrocampisti i movimenti da fare in campo. A parte Taarabt, che sembra avere un passo migliore dei compagni dimostrando qualità e sfrontatezza sulla fascia sinistra, gli altri latitano mancando di personalità nel provare a saltare la diga rossoblù. A quattro minuti dalla fine del primo tempo scarico intelligente di Honda verso Montolivo che è bravo a tenere basso il pallone; tiro pericoloso ma Curci manda in angolo. Dopo due minuti di recupero Milan e Bologna vanno all’intervallo sullo 0 a 0. Un Milan pigro, poco convinto, ritorna negli spogliatoi tra qualche fischio. Seedorf dagli smile iniziali di un mese fa è passato ad un espressione cupa, sempre più consapevole delle difficoltà a cui stà andando incontro.

L’interavallo dura più del previsto causa medicazione a Bergonzi, 142 partite in A. Si ricomincia con gli stessi 22 in campo. Natali si prende il giallo per un pestone a Balotelli dopo due minuti. Mentre il Milan riparte aggrappandosi al marocchino Taarabt, l’unico in grado di saltare l’uomo tra i ragazzi di Seedorf. Balotelli vuole il pallone sui piedi dando la sensazione di essere più in partita in questa ripresa. Il diavolo prova a sfruttare i calci piazzati per sbloccare la gara a 30 minuti dalla fine ma è Cristaldo, sul bel pallone tagliato dentro da Garics, ad andare vicinissimo al gol. Passano due minuti ed il Bologna ci crede; Christodoupoulos si inventa un gran tiro dal limite ed Abbiati tiene il Milan a galla con una parata spettacolare. Fuori un deludente De Jong e dentro Muntari. Il Bologna adesso attacca con più uomini verso l’area rossonera per spezzare lì equilibrio sfruttando anche l’ottima condizione fisica. Al 66’ finisce la partita di Honda che , tra i fischi della curva, lascia il posto a Pazzini e poi si infila direttamente nel tunnel degli spogliatoi senza passare per la panchina.

Scocca l’ora del Pazzo in coppia con Balotelli. Nelle nove partite in cui hanno giocato insieme hanno totalizzato sette reti. Pazzini, 5 gol al Bologna l’anno scorso, di cui tre all’esordio in maglia rossonera, al centro dell’attacco con Balotelli, finalmente, libero di muoversi su tutto il fronte offensivo. Il Bologna non ha fretta, il Milan non ha idee ed al 74esimo la partita si ferma di nuovo per un infortunio a Ricardo Kakà che piega male la caviglia e spaventa i tifosi in vista della partita di coppa. Cinque minuti dopo Pazzini, partito sul filo del fuorigioco, prova a dare la scossa mettendo una palla dentro sulla quale si avventa proprio Kakà che non è fortunato nel contrasto e non riesce a chiudere l’azione e la sua partita con il gol. Il brasiliano esce ed entra Poli. Il Milan adesso ci crede e stringe i tempi. Due cross in area non vengono sfruttati dagli avanti rossoneri. A sei dal termine Zaccardo si prende il giallo per fallo su Laxalt, autore di due reti nella gara di andata, entrato al posto di Cristaldo. All’ 86’ Montolivo recupera palla e serve Balotelli che da fermo lascia partire, dai 35 metri, un tiro straordinario. Un missile terra-aria a 109 km/h che lascia tutti senza parole. Potenza e precisione, palla sotto l’incrocio. Golazo di Balotelli. Non sarà ancora un campione, ma questi gol non li fanno tutti. SuperMario 1 Bologna 0. San Siro esplode. Decimo gol in campionato per Balotelli. Che si trasforma dopo il gol giocando gli ultimi minuti con grande determinazione. Minuti nei quali tutti continuano a pensare al gol appena visto. Tecnica, precisione, una sassata. Quattro minuti di recupero, nei quali il Milan gestisce la gara, e porta a casa la vittoria.

Serve il gruppo per uscire dalle difficoltà, serve una squadra compatta, determinata, perfetta per battere l’Atletico Madrid mercoledi in Champions. Per stasera è bastata una giocata estemporanea di Balotelli per piegare un Bologna volenteroso, ben organizzato, che ha dimostrato di essere in grado di lottare fino in fondo per mantenere la categoria. Dalle lacrime di Napoli ad una giocata di grande talento contro il Bologna. Un quasi campione, fondamentale per il Milan. Madre natura.