Adesso è ufficiale: Massimiliano Allegri non è più l'allenatore del Milan. Ci ha pensato la stessa società rossonera a diffondere la decisione presa, tramite un comunicato stampa diffuso sul suo sito, dove si legge:
«L’AC Milan comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra, con effetto immediato, il Signor Massimiliano Allegri e il suo staff. L’AC Milan desidera ringraziare il Signor Allegri e il suo staff per l’opera svolta e augura loro i migliori successi professionali».
Fatale al tecnico è stato, dunque, il naufragio di Reggio Emilia, subito dal Sassuolo: un vero e proprio segno del destino, visto che la stessa squadra modenese aveva lanciato Allegri come allenatore, conquistando con lui una storica promozione in seri B.
Una classifica allarmante, risultanti altalenanti, prestazioni poco convincenti ed un'Europa trasformata in lontano miraggio: la sconfitta di ieri sera è stata solo la proverbiale 'goccia che ha fatto traboccare il vaso'. Già nel post partita, la decisione pareva imminente ed inevitabile; se Allegri continuava a dichiararsi sereno e pronto a rimettersi in lavoro, la società taceva, con Galliani chiuso in un preoccupante silenzio. Solo Barbara Berlusconi ha parlato e la sua dichiarazione aveva già il sapore della condanna: "Una serata deludente come altre, che conferma come sia necessario e urgente, con il contributo di tutti, cambiare. Non è più tollerabile che i nostri tifosi assistano a prestazioni inaccettabili come queste".
Una nottata per riflettere e poi, alle 11, Allegri è entrato a Milanello, per condurre la seduta mattutina: ma alle 11:24 arriva la sentenza. Come si legge, sempre sul comunicato, la panchina viene affidata provvisoriamente al vice Mauro Tassotti, in attesa di sapere con certezza chi sarà il nuovo tecnico. in pole position ci sono Seedorf e Filippo Inzaghi, già alla guida della Primavera.