Il Cagliari contro la Juventus, Davide contro Golia, obiettivo miracolo. I sardi, reduci da sette risultati utili consecutivi, sfideranno domani la capolista della Serie A in un match che per molti ha un pronostico scontato, ma in realtà non è così. La banda di Lopez sa bene come fermare le grandi del campionato, ha già arrestato la corsa di Roma, Napoli, Inter e Fiorentina, e cercherà di regalare ai 5000 del Sant'Elia una domenica da sogno. 

INDISPENSABILE ESSERE PERFETTI - Per farlo servirà una prestazione senza sbavature, concentrazione e sangue freddo: di fronte c'è la squadra più forte d' Italia, ogni errore si può pagare carissimo. Il Cagliari si presenterà senza Nainggolan, trasferitosi in settimana alla Roma, anima di una squadra che ha fin qui fatto bene. La sua mancanza si sentirà, ma i rossoblu devono guardare avanti. La Juventus è squadra arcigna e rocciosa, i mediani sardi dovranno essere dei guerrieri, lottare su ogni pallone, puntare tutto su pressing e ripartenze. 

FATTORE SANT'ELIA - L'impresa è difficile, quasi impossibile, ma il Cagliari avrà dalla sua il fattore campo. I sardi hanno fin qui perso solo una volta tra le disastrate mura amiche del Sant'Elia, e contro la Juventus ha sempre fatto bene negli ultimi anni. L'ultimo successo è del 2009 (2-0, reti di Nenè e Matri): da allora sono cambiate tante cose, i bianconeri sono tornati ad essere la corazzata degli anni pre-Calciopoli, ma, se c'è una squadra in grado di bloccare la loro trionfale marcia, è proprio il Cagliari. Provarci non costa nulla, una sconfitta non sarebbe un dramma, regalare un sorriso ai tanti tifosi sardi, delusi dalla surreale questione stadio, sarebbe il modo migliore per affrontare con più serenità il girone di ritorno e il percorso verso la salvezza.

Appuntamento per domani alle ore 15, arbitro dell'incontro Marco Guida di Torre Annunziata.