Terminate le feste, di nuovo tutti in pista per la 18° giornata di campionato. In campo anche Udinese e Verona che alle ore 15 dell'Epifania si sfideranno al Friuli per la prima gara del 2014. Un incrocio interessante che mette di fronte due squadre che hanno vissuto un prima parte di stagione contrapposta. La formazione bianconera, che non ha sempre avuto un rendimento all'altezza delle aspettative da un lato, e una delle maggiori sorprese di questo campionato dall’altro. Tuttavia, nelle ultime cinque gare, entrambe hanno ottenuto lo stesso bottino: 7 punti, il che rende l’esito della partita molto incerto.

A Udine però, il Verona non fa punti dal 3-3 del 1999. In Serie A si registrano 11 incontri ufficiali. Il bilancio è di 6 vittorie per i friulani, 4 pareggi e un unico trionfo scaligero risalente al 10 febbraio 1985 quando finì 5-3 per i veneti che a fine anno conquistarono lo storico scudetto. Insomma, interrompere questa tradizione negativa per (ri)-partire con il piglio giusto, anche se i ragazzi di Mandorlini hanno fatto vedere le cose migliori in casa, mentre lontano dal Bentegodi hanno totalizzato appena 5 punti. Un ruolino di marcia esterno che non scoraggia il popolo gialloblù: biglietti esauriti in questi giorni per un totale di 1.108 tifosi al seguito.

In settimana, a proposito della sfida del Friuli, ha parlato una delle pedine più importanti di questo Verona, Raphael Martinho: “Ci aspetta una partita difficilissima contro una grande squadra. L’Udinese è un modello come società: una realtà con possibilità medie che ha raggiunto traguardi straordinari”.

FORMAZIONE VERONA - Nessun grosso dubbio per il tecnico Andrea Mandorlini. L'unico incerto è Cirigliano, che si è allenato a parte dopo aver accusato un attacco influenzale. Sono invece rientrati regolarmente in gruppo Gomez, Rubin e Iturbe, quest’ultimo ripresosi dopo il terribile incidente in Paraguay che lo ha visto uscire miracolosamente illeso. Formazione tipo dunque, l'unico dubbio è legato a chi tra Juanito Gomez, Martinho e Jankovic affiancherà Iturbe e Toni.