C’è tanta, forse troppa carne al fuoco in questi giorni in casa Milan. Tengono banco le annunciate dimissioni di Galliani, poi ritrattate attraverso una nota diffusa dal presidente Berlusconi. In tutto ciò c’è la trasferta di Catania, crocevia decisivo per il campionato del Milan, nonché match fondamentale per i siciliani, bloccati all’ultimo posto in classifica. Si gioca domenica al Massimino, Catania-Milan è il lunch match della 14° giornata di Serie A.
I rossoneri sono reduci dalla gloriosa notte di Glasgow. In Champions League il Milan ha ritrovato non solo una vittoria che mancava dal 19 ottobre, ma anche la certezza di un Kakà incoronato assoluto trascinatore della squadra, il ritorno al gol di Balotelli e, finalmente, l’espressione di un bel gioco. Dal Celtic in Champions al Catania in campionato, è questa la strada che il diavolo rossonero dovrà percorrere. La classifica non sorride affatto al Milan, fermo a soli 14 punti con una media da brividi di nemmeno 1,1 punti a partita. L’ultima vittoria in Serie A risale a 6 turni fa, la zona europea dista dieci lunghezze, mentre manca ancora la prima vittoria in trasferta. Bastano queste cifre per descrivere l’allarmante situazione in casa Milan, club che in Europa trova la sua giusta dimensione, per poi tornare a essere squadra errante in Italia.
Non va certamente meglio al Catania, anzi. La squadra è fanalino di coda della classifica. 9 punti su 39 disponibili e 8 sconfitte in 13 partite sono un ruolino di marcia scioccante per una squadra che chiuse lo scorso campionato all’ottava posizione, ottenendo il suo miglior risultato di sempre nella massima serie. Da 5 giornate la squadra è stata affidata a De Canio. Il mister è riuscito a ottenere fin qui la vittoria sull’Udinese e un pareggio col Sassuolo, ma è reduce dal pesante poker subito dal Torino. Per sua fortuna, la classifica in coda è corta e un risultato positivo non solo darebbe fiducia ai rossoazzurri ma proietterebbe i siciliani, in attesa dei match del pomeriggio, fuori dalla zona retrocessione.
Dubbi sulla formazione dei padroni di casa. De Canio scioglierà le riserve se sarà 3-5-2 o 4-3-3. Sicuro Andujar tra i pali, Gyomber, Spolli e Rolin comporrebbero la linea di difesa a 3, a centrocampo densità con Alvarez e Monzon larghi e in mediana Plasil Tachtsidis e Keko. L’ex Maxi Lopez e Barrientos formeranno la coppia d’attacco. Formazione che potrebbe mutare in un 4-3-3 con Alvarez che scenderebbe in difesa a destra e Rolin che lascerebbe il posto a Capuano. A centrocampo giocherebbero Plasil, Tachtsidis e Guarente, con uno tra Castro e Leto ad affiancare le due punte.
Scelte ancora una volta obbligate per Massimiliano Allegri, che manderà in campo un 4-3-2-1 ancelottiano. Out Abbiati, Abate, lo squalificato Zapata, Mexes, Muntari e Robinho, oltre ai lungodegenti Pazzini e De Sciglio. Il mister schiererà Gabriel in porta, Poli debutterà da terzino destro, con lui in linea Silvestre, Bonera e Emanuelson. A centrocampo Montolivo, De Jong e Nocerino, in attacco Balotelli supportato dal duo Birsa e Kakà. L’unica buona notizia dall’infermeria rossonera è il recupero di El Shaarawy: il faraone è convocato e partirà dalla panchina! L’arbitro del match è Nicola Rizzoli, coadiuvato da Nicoletti e Vuoto, gli arbitri di porta sono Mazzoleni e Tommasi. Si gioca domenica all’ora di pranzo, al Catania e al Milan serve la vittoria. L’ennesima sconfitta di una delle due sarà un boccone difficilmente digeribile.