Uno dei peggiori scenari che si potessero immaginare par proprio stia prendendo corpo. Giocare con l'Arsenal a portechiuse, senza il supporto del pubblico, senza la spinta fondamentale dei tifosi. Il rischio di giocare contro l'Arsenal, infatti, in un San Paolo a porte chiuse, il prossimo 11 dicembre, c'è e resta fortissimo. Oggi a Nyon si riunisce la Commissione Disciplinare della Uefa, che deciderà quali provvedimenti prendere dopo quanto accaduto in Napoli-Marsiglia. I delegati Uefa, riporta l'edizione odierna de Il Mattino, hanno segnalato l'accensione, da parte dei tifosi azzurri, di materiale pirotecnico, un'insufficiente organizzazione della partita (vie di fuga, ossia le scale, occupate dai tifosi) ed un ritardato calcio di inizio. Il Napoli, con l'Avvocato Grassani, ha preparato una memoria difensiva atta a non far decadere il provvedimento di sospensione della squalifica del San Paolo che già fu comminata dalla Uefa nell'ottobre del 2012: una gara a porte chiuse che pende come una minaccia, seppur sospesa per cinque anni.
"È una partita molto delicata - ha detto l'Avvocato Grassani a Il Mattino - ma i delegati Uefa, nel redigere i loro rapporti a fine gara con il Marsiglia, hanno comunque riconosciuto al Napoli sensibili miglioramenti dal punto di vista gestionale ed organizzativo rispetto agli anni precedenti, evidenziando inoltre che tutti hanno collaborato fattivamente per la miglior riuscita dell’evento sportivo. Ricevere solo un’ammenda pecuniaria sarebbe davvero un ottimo risultato". Se la Commissione disciplinare dell’Uefa dovesse punire il Napoli, costringendolo a giocare al San Paolo a porte chiuse contro l’Arsenal, il presidente De Laurentiis ha già messo in preventivo di ricorrere alla Commissione di appello dell’Uefa, ed in ultima analisi anche al Tnas.