Sembra un paradosso, ma il Napoli è cresciuto, anche nel modo in cui accetta la sconfitta: "Juve-Napoli 3-0? Ho già resettato, guardo avanti". E' così che Aurelio De Laurentiis, a margine della conferenza stampa relativa all'evento 'Cittadinanza Sportiva' al Maschio Angioino di Napoli, ha voluto chiudere l'argomento dell'ultima gara di campionato persa allo Juventus Stadium. Non certo una resa, ma il riconoscimento del valore dell'avversario e il punto di ripartenza per affrontare un campionato ancora molto lungo. Il Napoli avrà infatti un calendario relativamente più agevole fino a gennaio, e nel girone di ritorno potrà usufruire di diversi scontri diretti nella bolgia del San Paolo.

Niente drammi dopo il 3-0 dello Juventus Stadium: è anche il messaggio che manda, dal suo sito Internet, Marek Hamsik: "Era una partita molto importante, ma non decisiva - ha spiegato il centrocampista slovacco -. Certo, ci dispiace per la sconfitta ma dobbiamo guardare avanti, il campionato è ancora lungo. Fortunatamente, anche la Roma ha pareggiato e le prime in classifica sono molto vicine. Siamo alla dodicesima di campionato, tutto è ancora nelle nostre mani. I giochi sono aperti e in primavera affronteremo in casa sia la Roma che la Juventus". Hamsik parteciperà questa sera al raduno della nazionale slovacca, che venerdì affronterà la Polonia: "Se mi crea problemi giocare due volte alla settimana? Negli ultimi anni mi sono abituato ad un programma di allenamento impegnativo. E poi, è meglio giocare che allenarsi", ha concluso con una battuta.

Ma torniamo a De Laurentiis. ll presidente azzurro, intervenuto, ricordiamo, al convegno “Cittadinanza Sportiva”, si è espresso in toni piuttosto scettici nei confronti delle sanzioni: “Vedere gente che insulta un popolo non è disgustoso. Quando sento che il Vesuvio ci deve lavare mi faccio una risata, è dissacrante. E' un incitamento per una città che deve risvegliarsi. Dire che sia un cancro? Bah. Va estirpato con le leggi? Bah". Un parere che di certo susciterà reazioni importanti. Se da De Laurentiis in molti si attendevano una dichiarazione di condanna, ecco invece l’ennesimo messaggio spiazzante da parte di uno dei personaggi più carismatici e intuitivi del nostro calcio. Che, anche quando gli si chiede un commento sulla sconfitta di Torino, regala una battuta delle sue: “Se dovessi essere deluso io, gli altri che dovrebbero fare.... Per me quella partita è acqua passata. Fa parte del calcio se qualcuno dice che se non vinciamo lo scudetto non abbiamo fatto nulla. Lasciamogli dire ciò che vuole. Gesù Cristo ha detto porgiamo l'altra guancia. Ridimensionati dopo la sconfitta di Torino? Ma quale ridimensionati"

Il Presidente del Napoli ha poi espresso il suo pensiero sull'oggetto del convegno a cui ha preso parte: “Un ragazzo appartenente ad una famiglia di immigrati e nato in Italia deve poter gareggiare con i colori italiani - ha detto De Laurentiis - e negare questo diritto rappresenta un problema da affrontare e risolvere perché ne va di mezzo la credibilità del nostro Paese. Lo sport è tutto tranne che politica. Chi è nato in Italia anche se di origine familiare straniera si sente profondamente radicato alla nostra Nazione e noi anziché favorire l'integrazione attraverso lo sport gli vogliamo negare la possibilità di partecipare ai nostri campionati? E' una follia!”. Infine una testimonianza diretta:”Io attraverso il Calcio Napoli – ha concluso De Laurentiis - ho lavorato per aggregare sportivi provenienti da diverse realtà. Dare cittadinanza sportiva ai giovani di famiglie straniere nati in Italia è una operazione sociale fondamentale e rappresenta il primo passo per invertire la rotta".