Vincere, o si cambia. Sembra questo il leitmotiv che accompagnerà il Milan domani nella trasferta di Verona contro il Chievo. In conferenza stampa il mister Massimiliano Allegri parla così della sfida decisiva di domani: “La partita sarà molto difficile, il Chievo nonostante la classifica viene da tre ottime prestazioni, fisicamente sta bene, sarà una partita che dovremo affrontare nel migliore dei modi mettendoci sul loro piano per poter portare a casa un risultato importante che potrebbe farci passare la sosta più serenamente”. La classifica non sorride affatto ai rossoneri, ma Allegri afferma: “Io non guardo la classifica, noi dobbiamo vincere domani, gli obiettivi più vicini sono il passaggio del turno in Champions e la Coppa Italia, in campionato ci sono ancora 27 partite e tanti punti a disposizione”.
La panchina di Allegri traballa, un ulteriore passo falso potrebbe risultare fatale. Anche in società si muove qualcosa, ma il mister non vuole distrazioni: “Dobbiamo rimanere distaccati dalle vicende societarie. È un momento difficile, non possiamo risolvere tutto e subito, pensiamo intanto a fare una buona partita domani e a trovare il risultato, ora vediamo tutto nero ma poi nel calcio le cose possono cambiare in fretta. Non commento quello che è stato scritto, il Milan ha un buon organico, purtroppo abbiamo avuto molti infortuni traumatici, due menischi in una settimana, una frattura della rotula, due infortuni alla spalla, tanti infortuni che hanno fatto sì che la squadra non fosse al completo. Per un allenatore lavorare con la rosa al completo è più facile". A proposito di infortunati, questo il punto sull’infermeria rossonera: “Bonera è a disposizione ma non è ancora pronto. Il recupero di El Shaarawy sarà importante: ha questa microfrattura e speriamo che dopo la sosta possa tornare a lavorare con la squadra. Dal 13 novembre vedremo, in base agli esami, come starà. Pazzini sta correndo, è a buon punto. De Sciglio spero di averlo dopo la sosta, Pazzini sta andando bene, non so tra quanto sarà pronto ma i tempi si stanno accorciando. Silvestre credo che sarà pronto dopo la sosta".
Bonera, De Sciglio e Silvestre, i problemi del Milan sembrano proprio derivare dalla difesa. A gennaio, a supportare il reparto difensivo, arriverà Rami, che il tecnico livornese giudica in questo modo: “Rami è un ottimo professionista, ha molta voglia di giocare, è un difensore tosto, di gran carattere, ha voglia di fare le cose per bene”. Parole di stima anche per Kakà: “Sta facendo delle buone partite, tecnicamente è sopra la media, è un campione nel modo di essere, di porsi e di mettersi in discussione, si sta prendendo anche delle responsabilità che un campione si deve prendere. Conta molto per la squadra, è un campione dentro e fuori dal campo”. Su Matri, che vista la squalifica di Balotelli domani dovrebbe essere della partita, Allegri non ha dubbi: “Il calcio è bello perché è opinabile, Matri ha fatto delle buone prestazioni, è vero che ha sbagliato dei gol in situazioni importanti, a Parma ha fatto molto bene, lo stesso a Torino, credo che gli manchi qualche gol ma a livello di sacrificio per la squadra si sta comportando molto bene, tutti dobbiamo migliorare ma lui non deve avere tutta la pressione addosso”.
Il bilancio delle ultime quattro partite giocate dice tre sconfitte e un solo pareggio: “Con Parma e Fiorentina abbiamo preso due gol su due episodi, una punizione che passa tra le gambe di Muntari e l’altra da 30 metri. In Champions abbiamo giocato bene mercoledì, abbiamo preso un gol su un rigore discutibile, il secondo in fuorigioco, non dobbiamo pensare a parlare ma solo a lavorare”. Infine, una considerazione sui fischi di San Siro al termine della sfida contro i Viola: “I fischi con la Fiorentina ci possono stare, perché i tifosi da 3 anni e mezzo che sono al Milan non li ho mai sentiti contestare la squadra e l’anno scorso quando andavamo più o meno come adesso ci hanno sempre sostenuto, non ci deve essere nessun problema psicologico". Niente pressione, dunque, per Max Allegri; almeno fino al fischio finale di domani.