Se all’interno dello stadio Napoli-Marsiglia è stata all’insegna del fair play e dello spettacolo: il pre partita è stato caratterizzato tra scontri fra le due tifoserie e le forze dell’ordine nei quali ad avere la peggio sono stati 10 poliziotti che sono stati feriti rimediando lesioni guaribili tra i tre e gli otto giorni.
Uno dei responsabili degli incidenti, un giovane di 25 anni, Tullio Zaccardi è stato arrestato con l'accusa di possesso e lancio di oggetti pirotecnici in luoghi deputati alle manifestazioni sportive. Un altro supporters partenopeo di 31 anni Vincenzo D’Onofrio è stato fermato con l’accusa di "resistenza e lesioni a pubblico ufficiale" mentre altri due teppisti sono stati denunciati per essere stati protagonisti dell’agguato al pullman del Marsiglia e a un furgoncino con all'interno 12 tifosi francesi. Al vaglio degli inquirenti c’è anche la posizione di 55 tifosi del Marsiglia che erano sul bus a bordo del quale sono state rinvenute delle armi tra le quali un'ascia, un machete, uno sfollagente, svariati fumogeni e un passamontagna.
Era purtroppo facile prevedere che la serata di Napoli-Marsiglia non sarebbe trascorsa serenamente, per lo meno fuori dal San Paolo. Ed infatti così come accaduto nella gara d'andata a farla da padrone sono stati i teppisti di entrambe le frange. Violenti travestiti da tifosi che per un giorno hanno costretto le forze dell'ordine a blindare la città. ll primo a essere colpito è stato il bus che trasportava i giocatori del Marsiglia allo stadio. Sul veicolo è stata lanciata una bottiglia che ha incrinato un vetro senza creare ulteriori danni.
Non altrettanto bene è andata a un pullman sul quale sedevano i tifosi del Marsiglia giunti allo stadio in prossimità del fischio di inizio. Parabrezza sfondato e fiancata devastata da lancio di fumogeni e oggetti contundenti. Prima, invece, c'erano stati scontri tentati ma sventati tra sedicenti tifosi delle opposti frange e anche tra napoletani e forze dell'ordine che sono riuscite ad allontanare i teppisti solo grazie ad una carica.
Momenti di panico sono stati vissuti anche da chi con tale marasma aveva ben poco a che fare. Un militare americano della Nato è stato infatti colpito da una sassaiola e poi svestito della maglia del Napoli che indossava. Condotto nello stadio dalla polizia è poi stato medicato al primo presidio medico che ha scongiurato alcun pericolo per lo sventurato tifoso.
Sebbene il San Paolo fosse nel mirino degli ispettori dell’Uefa, va sottolineato il fatto che lo stadio non dovrebbe rischiare la chiusura per questi incidenti che sono avvenuti al di fuori della struttura. Il regolamento parla chiaro: le sanzioni sono previste soltanto per episodi che si verificano solamente all’interno dello stadio, e questa oltre al risultato positivo ottenuto dai partenopei in campo, è l'unica buona notizia che resta di una serata, quella di ieri, che ha visto lo spettacolo trionfare in campo e la solita violenza esplodere all'esterno del rettangolo di gioco.