Siena dista da Milano 400 km circa, ma dista meno, molto meno, da Firenze e soprattutto dalle menti di giocatori e tifosi della Viola. Da quel 19 maggio sono passati poco meno di sei mesi, ma a Firenze il ricordo di quell’incredibile rimonta al Franchi di Siena è ancora vivo e brucia tuttora. Come andò a finire è storia nota: Milan in Champions League e Fiorentina battuta al fotofinish. L’incontro di stasera è un appuntamento molto atteso da entrambe le società. E come se non bastasse, i recenti casi arbitrali in Parma-Milan e Fiorentina-Napoli hanno gettato ulteriore benzina su una fiamma già parecchio accesa.
È una Fiorentina indignata che fa tappa a San Siro a sfidare un Milan abbastanza ferito. I rossoneri sono reduci dall’ennesimo flop in campionato. Con la Lazio brilla il solo Kakà, il risultato firma un pari che non muove la classifica insoddisfacente del Milan. Alle porte c’è il Barcellona, mercoledì il diavolo rossonero sbarcherà al Camp Nou per l’ennesima sfida Champions contro i blaugrana. Già, la Champions che la Fiorentina lo scorso anno ha inseguito per buona parte del campionato. La Champions che è sfumata con quel gol a Siena di Mexes e che, stando alle parole del patron Della Valle, la Viola avrebbe meritato più del Milan. Ma se la rabbia per lo scorso finale di stagione si è forse attenuata, è fresca la protesta in seguito alla sfida contro il Napoli. Al Franchi la Viola prima si è vista negare un rigore solare e poi si è vista cancellare dai convocabili per la sfida di stasera uno dei giocatori chiave. Il doppio giallo per simulazione, uno dei quali difficilmente spiegabile, a Cuadrado non permetterà al colombiano di essere della partita. Il doppio ricorso viola è già stato rispedito al mittente prima dal Giudice Sportivo e poi dalla Corte di Giustizia Federale.
Da un rigore all’altro, l’ultima sfida tra Milan e Fiorentina è stata caratterizzata proprio da due calci di rigore con i quali la Viola ha rimontato l’iniziale 0-2 del Milan al Franchi. Era solo aprile, ma era già il preludio a un duello destinato a durare. Non sarà compito facile questa sera per Mazzoleni arbitrare il big match dell’undicesima giornata di campionato. Il Milan padrone di casa confermerà Gabriel tra i pali con una difesa a quattro con Abate, Zapata, Zaccardo e Constant. Nuovo stop per De Sciglio: il terzino non è convocato per la sfida di questa sera. Per squalifica mancherà Mexes, proprio il francese che tolse il sogno Champions alla Fiorentina. Nel centrocampo del Milan spazio a De Jong, Montolivo e Muntari, in vantaggio su Poli. In attacco tridente con Balotelli, Kakà e uno tra Birsa e Robinho. Molti dubbi nella formazione di Montella. La certezza è Neto in porta, difesa a 3 con Roncaglia, Rodriguez e Savic, oppure a 4 con Tomovic e Pasqual larghi e la probabile esclusione di Roncaglia. A centrocampo sicuri Aquilani, Ambrosini e Borja Valero, che verrebbero affiancati da Joaquin e Pasqual, in caso di allineamento a 5. Sicuro Pepito Rossi in avanti, potrebbe scalare Joaquin, chance anche per uno tra Wolski o Matos. Montella sceglierà dunque tra un 3-5-2 o 4-3-3. Assente Pizarro per un affaticamento muscolare,oltre allo squalificato Cuadrado.
In conferenza stampa Allegri è tornato sui temi caldi del match: “io ho azzerato, rievocare cos’è successo l’anno scorso non serve a niente. Le decisioni arbitrali vanno accettate, perché una volta sono a favore e una volta sono contro”. Della stessa idea anche Montella: “non ci sentiamo vittime”. Poi aggiunge: “se crediamo alla Champions? Abbiamo giocato con tutte le squadre alla pari, perché non dovremmo?” Anche Allegri parla di obiettivi: “fare un punto in più dell’anno scorso. Pensiamo partita dopo partita, pensiamo a vincere e poi vedremo dove saremo arrivati”. Infine, un commento personale del mister rossonero: “allenare il Milan è il sogno di ogni allenatore. Io ho avuto questa fortuna e ho fatto tre anni buoni. Quest’anno è più difficile ma dobbiamo ripartire”. E si ripartirà da San Siro, questa sera h20.45 con lo scontro infuocato tra Milan e Fiorentina.