Prova di forza ma soprattutto di orgoglio, quella del Napoli. La squadra partenopea, infatti, continua il suo ciclo di vittorie grazie al trionfo contro il Torino al San Paolo, nel confronto disputatosi alle ore 12.30. Sfatato quindi un altro tabù che portava gli azzurri a mancare la vittoria con la squadra granata dalla fine degli anni '90. Ci si aspettava un avversario ostico, e Benitez lo sapeva. Il mister spagnolo ha curato ogni dettaglio, verificando la condizione psico-fisica dei propri giocatori dopo l'impegno infrasettimanale in Champions e ponendo variazioni all'occorrenza. Le decisioni del tecnico sono state giuste. Il primo tempo è sembrato inizialmente equilibrato ma poi, complice anche il vantaggio su rigore dei partenopei, ha visto maggiore qualità da parte di questi ultimi. Fraseggio sterile da parte degli uomini di Ventura che, dopo il secondo gol su rigore ad opera di Gonzalo Higuain, sono apparsi statici e senza la giusta determinazione, impensierendo davvero poco la compagine campana e suonando la tromba solo nei minuti finali della gara. Risultato alla fine di 2-0 per i padroni di casa, che possono godere meritatamente di altri tre punti importanti per la manovra di avvicinamento alla Roma.

PRIMO TEMPO - Benitez decide di schierare il suo classico modulo con alcune modifiche: Maggio  prende posto in difesa, Dzemaili fa accomodare Behrami in panchina e Mertens vince il ballottaggio con Pandev. Ventura mette in campo il suo 3-5-2 affidandosi alla coppia d'attacco Cerci-Barreto. De Marco fischia l'inizio del match. Le due compagini appaiono equilibrate, ma è il Napoli ad essere più aggressivo. Il risultato resta bloccato fino al 13', quando Bellomo è costretto a stendere Mertens involato verso la porta. Per il direttore di gara non ci sono dubbi: è calcio di rigore, che Higuain andrà a concludere egregiamente portando la squadra azzurra in vantaggio.

Il Pipita sembra galvanizzato e, sbloccatosi dal "fermo immagine" dell'infortunio di qualche tempo fa, che continuava nelle scorse settimane a ripassargli davanti agli occhi, tenta  il raddoppio al 22', con la palla che termina a lato della porta avversaria di pochissimo. Al 31' ancora rigore per il Napoli (stavolta concesso "generosamente") per un braccio di Glik a bloccare il tiro di Fernandez. Ancora una volta è Higuain a porre la cornice al quadro, ed è il 2-0 per i padroni di casa. Padelli è incolpevole nelle due occasioni da rigore, ma è completamente in errore quando per poco non consente ad Insigne di trafiggere la porta del Torino. Tuttavia Lorenzo fallisce, e Padelli sentitamente ringrazia. Il Torino non sembra impensierire gli uomini di Benitez, si deve aspettare solo il 40' per vedere una punizione di Cerci con Reina bravo a deviarla in corner.

SECONDO TEMPO - La ripresa parte con due cambi tra le fila della squadra granata: dentro Basha e Meggiorini, fuori Gazzi e Cerci. Al 48' è nuovamente il Napoli a farla da padrone con lo squillo di tromba di Inler. Al 49' è Hamsik a non riuscire a trovare la giusta dimensione, col suo tiro che si spegne sul fondo. Al 62' Ventura sostituisce D'Ambrosio con Maksimovic, ma il tecnico continua a non riuscire a dare la giusta carica alla sua squadra. Il Torino è poco aggressivo e riesce a trovare il corridoio opportuno solo quando il Napoli si stende a tentare nuovamente la mossa offensiva. La compagine di Benitez invece non sbaglia nulla. E' carica e determinata. Non subisce passivamente e continua produrre gioco e occasioni.

Dopo il tiro dalla distanza di Vives e l'occasione d'oro barbaramente sciupata da Barreto, è ancora il Napoli a farsi avanti prima con un destro di Insigne dai 20 m, poi con una splendida azione personale di Mertens, quest'oggi il migliore in campo. Higuain esce, al suo posto Callejon. Pandev fa rifiatare Mertens. Splendida la combinazione tra il macedone e Insigne, che però quest'oggi appare contratto e troppo nervoso: giornata no per il talento di Fuorigrotta, che aspetta troppo e spesso si fa trovare impreparato al tiro immediato. Al 79' un vero e proprio miracolo di Padelli su iniziativa di Callejon impedisce il peggio per la formazione granata. Basha viene espulso e solo Meggiorini, negli ultimi minuti, darà un po' di slancio alla compagine ospite, che però si sveglia e comincia a crederci troppo tardi. Al triplice fischio di De Marco i giochi sono fatti e danno il Napoli vincitore.