È un nuovo Milan, quello che domenica pomeriggio sfiderà il Parma nella gara valevole per la 9° giornata di campionato. È un Milan fenice, rinato dalle proprie ceneri dopo la vittoria nella scorsa giornata contro l’Udinese e soprattutto il glorioso pareggio in Champions League contro i marziani del Barça. Al Tardini ad attendere i rossoneri ci sarà il Parma allenato da un grande del passato del Milan, Roberto Donadoni. In palio ci sono i consueti tre punti in classifica e un avvicinamento al turno infrasettimanale di Halloween certamente meno spettrale.
I padroni di casa sono reduci dalla remuntada subita a Verona. Domenica l’Hellas ha ripreso e sorpassato gli emiliani nel finale, spezzando così una striscia positiva che durava da Catania-Parma della 4° giornata. Il ruolino in campionato dei ragazzi di Donadoni è comunque positivo, con 9 punti e il tredicesimo posto in classifica. Ancora più positivo è il bilancio casalingo al Tardini. In quattro partite sono arrivate due vittorie, un pareggio e una sola sconfitta, datata però metà settembre e causata dalla Roma tuttora capolista del campionato. I rossoneri, d’altro canto, hanno il morale alle stelle.
È ancora forte l’emozione per l’1-1 di San Siro contro il Barcellona, partita dove a tratti il diavolo rossonero è riuscito a mettere alle corde una delle squadre più stellari al mondo. Anche in campionato il Milan sta ritrovando la retta via. L’avvio da incubo ha lasciato spazio alle due vittorie casalinghe contro Sampdoria e Udinese, intervallate solo dalla sconfitta di Torino contro la Juve. Il Milan, ottavo in classifica a 11 punti, cerca di sfatare il tabù trasferta. Manca ancora la vittoria lontano da San Siro e i soli due punti in quattro partite sono pochi per una squadra che sogna i piazzamenti europei.
Qualche dubbio di formazione nell’undici rossonero anti-Parma. In porta ballottaggio Gabriel-Amelia, entrambi reduci da due prove brillanti contro Udinese e Barcellona. La difesa sarà a quattro con Abate e Constant larghi e Zapata a far coppia con Silvestre, vista la squalifica di Mexes. A centrocampo dovrebbero agire Montolivo, De Jong e Poli, mentre in attacco qualche dubbio attanaglia la mente di Allegri. La certezza è che sarà tridente. Sicuro Balotelli, dietro di lui agiranno due tra Birsa, Kakà e Robinho. Lo sloveno, già matchwinner con l’Udinese, è ormai una pedina imprescindibile della formazione rossonera, ma potrebbe lasciare spazio a Robinho, autore del gol al Barcellona.
Si gioca un posto anche Kakà. Il brasiliano visto contro il Barça ha riacceso nella mente dei tifosi vecchi flash di quella tanto lontana quanto gloriosa stagione 2006/07. Non da escludere nemmeno la presenza dal primo minuto di Niang. E Balo? Balotelli manca dai campi della Serie A dal 22 settembre. Da lì, prima la squalifica, poi l’infortunio. In mezzo numerose sfuriate contro i media e non ultima la deludente prova nei minuti finali contro il Barça. Allegri in conferenza stampa è stato chiaro: “deve capire che in certe cose deve migliorare, in primis per lui, poi per il Milan e per il calcio italiano.” Buone notizie anche dall’infermeria: De Sciglio è convocato e sarà in panchina nella sfida contro il Parma.
La risposta di Donadoni ad Allegri sarà probabilmente un 3-5-2 con Cassani, Felipe e Lucarelli a difendere la porta di Mirante e con Gargano, Marchionni e Parolo a fare densità a centrocampo e a lasciare lo spazio d’azione agli esterni Biabiany e Gobbi. Coppia d’attacco presumibilmente formata da Amauri e l’ex Antonio Cassano, già autore di tre reti e capocannoniere degli emiliani, assieme a Marco Parolo. Il centrocampista dei crociati è tra i giocatori più prolifici nel suo ruolo e da piccolo tifava proprio per il Milan. Il suo idolo è Kakà, ma Parolo non vuole distrazioni: “chiederò la sua maglia solo se conquisteremo un risultato positivo. Insomma, spero di dovergliela chiedere!”
Parma-Milan sarà arbitrata da Paolo Valeri, che fischierà per la nona volta i gialloblù, mentre andrà in cifra tonda con il Milan, che con il direttore di gara romano vanta ben 7 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta.