C’era una volta Milan contro Barcellona. Un’eterna storia d’amore, una sfida destinata a non finire mai. Galeotto fu il Grimaldi Forum di Monaco, nel principato – e non poteva essere altrimenti. Era il 25 agosto del 2011 e la Uefa presentò ufficialmente il Milan al Barcellona. L’attrazione era fatale, la stima reciproca altissima. Fu il Barça ad invitare il Milan a casa sua per la prima uscita di coppia.

13 settembre 2011, al Camp Nou si apre la stagione europea. Pronti via e Pato buca la porta del Barça. Niente carezze tra le due, il gioco si fa sul serio. Il Barça risponde con Pedro e Villa, ma al 92’ è Thiago Silva a trovare il pari. Finisce 2-2, è un conto salato quello presentato agli spagnoli.

Passano due mesi e il Milan ricambia il favore. L’invito è a San Siro, il Barça cerca la vendetta. Ibra rimonta la sciagurata autorete di Van Bommel, un supergol di Boateng vale il 2-2, dopo che Messi aveva riportato in vantaggio i suoi su rigore. San Siro spinge il Milan, ma il gol vittoria ha la firma di Xavi. Al novantesimo è 3-2 per il Barcellona.

Poteva chiudersi qui, in amicizia, la loro storia, ma il destino ha voluto concedere a loro una seconda chance. Un confronto diretto, che in chiave calcistica si legge quarti di finale! È del Milan la prima mossa, a San Siro è cena di gala. Un brindisi, un confronto diplomatico. Finisce 0-0, tutto rimandato a Barcellona una settimana dopo.

In palio non c’è solo la semifinale. Si gioca per dimostrare la propria forza, si cerca la supremazia in campo. Tra Barça e Milan è una partita a scacchi. Messi apre su rigore ma Nocerino gela il Camp Nou. È il quarantesimo del primo tempo, l’arbitro Kuipers consegna un regalo ai blaugrana. L’abbraccio di Nesta a Messi è veniale, da amici, ma vale il calcio di rigore e il 2-1 Barcellona. Il Milan ci prova, ma Iniesta chiude i conti. Termina 3-1 in favore dei padroni di casa. Il Barça vince, il Milan reclama.

Il loro rapporto si è rotto, la loro storia sembrava chiusa. È il clima natalizio di Nyon ad addolcire la situazione. La Uefa sceglie per un’altra possibilità, tra Milan e Barcellona non è ancora finita. I sorteggi dicono ottavi di finale, inizierà il Milan, il Barça arriva a Milano. Altro che fiaba, è un sogno quello che si vive il 20 febbraio 2013. Boateng e Muntari confezionano un 2-0 da urlo, il Milan è re per una notte.

Tante speranze accompagnano i rossoneri al Camp Nou, ma sarà una dura lezione di calcio. Niang rimane al palo, il Barcellona con doppio Messi, Villa e Jordi Alba cala il poker e vola ai quarti. Cambia il copione, non però il finale. È sempre il Barça a sorridere, è sempre il Milan a doversi consolare.

Anno nuovo, stessa storia. Ancora il Grimaldi Forum, ancora Milan contro Barcellona. 6 partite in 2 stagioni non sono bastate, la Uefa fa da Cupido, il campo scriverà un altro capitolo del loro romanzo d’amore. Il Milan ha già consegnato l’invito, martedì a San Siro ospiterà il Barcellona. Poi si andrà in Spagna, perché Milan-Barcellona è un matrimonio destinato a non finire. E poco importa se non vissero per sempre felici e contenti.

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