"Domani si vince col gruppo, con la squadra. Il calcio è un gioco di squadra, è la squadra che esalta il singolo". Con queste parole Massimiliano Allegri apre la conferenza stampa odierna e indica la via per i suoi ragazzi che domani, nel match del sabato sera, affronteranno l'Udinese di Guidolin. Partita in cui i rossoneri risentiranno dell'assenza di Mario Balotelli, fermatosi nella giornata di ieri per un problema muscolare. "Avrei preferito la gara coi tifosi e con Mario. Lui non c'è, è la quarta gara che salta. Lunedì i dottori valuteranno il da farsi e vedremo se sarà disponibile per martedì con il Barcellona. La Champions è vicina: se ce l'avremo tanto meglio, altrimenti faremo senza".
"La partita più importante è quella di domani sera, siamo dodicesimi in classifica. Non sarà facile: nel corso degli anni l'Udinese ha fatto sempre ottimi risultati. Ha finito sempre il campionato in crescendo nonostante vendano i giocatori migliori. Guidolin è un bravissimo allenatore, che ti fa giocare male", questo è quanto detto dal tecnico rossonero sul match di domani sera e nei confronti dell'assenza del suo bomber, sul quale poi aggiunge: "È un personaggio mediatico, oltre ad essere un grandissimo giocatore. Quando si è tali, bisogna che tu sappia gestire nel migliore dei modi la tua vita. Deve capire velocemente che non è un ragazzo di 23 anni uguale agli altri. Deve lavorare e fare dei sacrifici. Twitter? Proibirlo è impossibile, non abbiamo grosse problematiche. Come in tutte le cose ci vogliono delle regole: con delle regole scritte e condivise il problema è risolto".
Sulla situazione infortunati dopo le partite con la Nazionale, Allegri prende ancora una volta prende le difese dello staff degli azzurri, allontanando possibili tensioni e polemiche: "Da parte mia e della società c'è grande fiducia nello staff fisioterapeutico e medico della Nazionale. Se hanno fatto giocare Mario vuol dire che l'hanno ritenuto opportuno. Ieri mattina ha sentito male e ho preferito fermarlo a livello precauzionale. Oltre a questo non posso dire. Io sono molto contento di avere sei giocatori in Nazionale. Più partite si giocano, più c'è il rischio di farsi male".
In tutti i casi rientrano Birsa e Kakà, i quali con ogni probabilità si alteranno durante la partita: "Abbiamo recuperato Birsa e Kakà, che al massimo ha mezz'ora nelle gambe, ha giocato 25 minuti mercoledì. È un recupero graduale il suo". Sicuramente ancora assente è De Sciglio: "Difficile che venga impiegato anche con il Barcellona", le parole del tecnico rossonero, che invece avrà a disposizione Silvestre: "L'orientamento è quello di farlo giocare. Zaccardo ha giocato spesso. Ho grande fiducia in lui". Aspettando gennaio, quando Allegri potrà contare su Rami, sul quale dice: "E' un giocatore importante, d'esperienza internazionale. Ha grande personalità e carattere". Altro giocatore che l'allenatore del Diavolo sta aspettando è Gabriel, che ben ha figurato nell'amichevole di Caen: "È un portiere bravo che sicuramente avrà un grande avvenire. In questo momento il titolare, però, è Abbiati e sta lui in porta".
Pericolo numero uno è sicuramente Antonio Di Natale, sul quale Allegri si è soffermato, dicendo: "Quando siamo in emergenza, oppure quando viene detto, la squadra si esprime con una prova di grande attenzione. Di Natale fa più gol di tutti nell'Udinese, gli basta ancora una palla per fare gol. Ci vorrà pazienza e dovremmo limitare le sue caratteristiche migliori. Hanno anche Muriel, giocatore di grande tecnica e di grande futuro". Il tecnico rossonero ha comunque grande fiducia in una possibile ed ennesima rimonta in campionato: "La rimonta dell'anno scorso? Oggi siamo più avanti sotto il piano del gioco. Se abbiamo subito 13 gol è perché abbiamo sbagliato qualcosa, è una questione di attenzione. Su questo dobbiamo lavorare. Abbiamo fatto 13 gol, ma è impensabile farne 4 a partita. È difficile vincere. Dobbiamo lavorare meglio in alcune situazioni, lavorare più di sqadra. Il gioco è molto più avanti rispetto all'anno scorso".
Chiusura riservata al presidente Berlusconi, sul quale Allegri ha detto: "È molto vicino alla squadra, spera che riusciamo a dargli un po' di soddisfazione. La squadra è molto concentrata sul lavoro: i risultati che fa gli deve a sé stessa, a società e tifosi".