Archiviata la brutta parentesi "Champions", che ha visto il Napoli sconfitto a Londra dai colossi dell'Arsenal, si riprende a correre in campionato. Livorno asfaltato e completamente annicchilito dalla prestazione e dalla qualità dei giocatori azzurri, che con Pandev, Inler, Callejon ed Hamsik portano la squadra al trionfo per il risultato di 4-0. Ben poca cosa la compagine di Davide Nicola: la differenza di qualità dei singoli giocatori è palpabile ed evidente nei tocchi, persino nello sterile possesso palla, fatto molto spesso di imprecisioni. Completamente in spolvero, invece, la compagine di Benitez, che sembra non aver risentito della negatività inglese di solo qualche giorno fa e che fa bottino pieno, portandosi a due punti di distacco dalla Roma, autrice di una prestazione superba nella serata di sabato contro l'Inter e, al momento, al primo posto in classifica.

PRIMO TEMPO - Benitez non può avvalersi del supporto di Zuniga, Albiol, Maggio ed Higuain, tutti non al top della condizione fisica: stesso modulo, quindi, per il tecnico spagnolo, che decide di schierare una difesa a quattro composta da Mesto, Fernandez (ancora una volta preferito a Cannavaro), Britos e Armero. Behrami ed Inler a posizionarsi davanti alla difesa, con Callejon, Mertens e Hamsik in supporto a Pandev unica punta. Nicola preferisce, invece, il 3-5-2, appoggiandosi sul duo offensivo Emeghara-Paulinho. Bergonzi fischia l'inizio del match, e dopo solo tre minuti di gioco è il Napoli a portarsi in vantaggio con Pandev che insacca su scarico di Mertens. Al 13' il Livorno tenta una risposta con azione combinata a concludere con Schiattarella, ma Fernandez riesce a respingere. Al 14' si presenta una ghiotta occasione per i padroni di casa, con Pandev bravo a filtrare e rientrare, ma con una conclusione decisamente imprecisa. Questo è solo il preludio al raddoppio, che si concretizzerà al 26' su tiro superbo dalla distanza di Inler. Lo svizzero oggi è in partita, ma è tutta la squadra a girare. A notarsi principalmente è l'atteggiamento dei partenopei che, sul 2-0, continuano a manifestare propensione offensiva nonostante cerchino di preservare il risultato in modo maturo e concentrato. Anche il Livorno, però, non sembra essere dimesso o rassegnato. Gli uomini di Davide Nicola continuano a cercare di accorciare le distanze, nonostante il dislivello qualitativo sia evidente. Interessante il duello fisico che più volte vede protagonisti Armero ed Emeghara, e sarà proprio quest'ultimo ad impensierire la compagine campana e a scheggiare l'incrocio dei pali negli ultimi minuti di gioco della prima frazione.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa non si registra alcunché di rettificato. Nessuna variazione sul campo, nessun cambio tra i giocatori. La fase sembra essere di totale equilibrio, con il Napoli sempre predominante sul rettangolo verde. Al 53' Greco viene sostituito da Piccini, che vede la propria squadra andare sotto di tre gol dopo il tiro di Callejon su assist perfetto di Goran Pandev. Buona partita quella del macedone quest'oggi, ed anche la difesa sembra essere compatta (complice la totale assenza di veri tiri in porta da parte dell'attacco livornese). Nicola cambia Luci con Sirigardi, mentre al 67' è ancora il Napoli a rendersi pericoloso con la splendida punizione di Mertens e l'ancora più perfetta risposta da parte dei guantoni di Bardi. Nicola tenta la carta "Berlingheri" al posto di Emeghara; Benitez sostituisce Callejon e Pandev con Insigne e Zapata. Al 79' la conclusione di Inler termina di poco fuori, ma all'83' la formazione ospite deve lasciare spazio completo ed inchinarsi al guizzo di Marek Hamsik che, dopo una prestazione scialba, riesce a ritrovare il gol in seguito al tentativo di Insigne respinto dall'estremo difensore toscano. A seguire una punizione di Paulinho viene bloccata in modo sicuro da Pepe Reina, ma la compagine di Nicola ha in realtà smesso di lottare da un pezzo. C'è il tempo per far esordire in serie A anche il giovane Bariti, poi al 93' Bergonzi fischia la fine delle ostilità. Seconda sconfitta consecutiva per il Livorno. Napoli che arriva a quota 19 punti. Azzurri che vincono sul campo, ma ancor di più cornice di pubblico che trionfa sugli spalti, considerato il grande sostegno fornito alla squadra per i novanta ed oltre minuti di gioco dai supporters partenopei.