La notte inglese non porta bene al Napoli di Rafa Benitez. Gli azzurri, praticamente non pervenuti sul campo, escono dall'Emirates Stadium sconfitti per il risultato di 2-0. Decidono tutto Ozil e Giroud. Fin dai primi minuti di gioco è palese il netto dislivello tra le due compagini. Napoli completamente intimorito e che sbaglia troppo. Molteplici gli errori di appoggio e i passaggi non precisi, che portano la squadra partenopea ad essere deficitaria di azioni concludenti. Impensierisce davvero poco la compagine italiana, davanti ad un Arsenal molto più grintoso e reattivo sul campo.
La squadra di Wenger non sbaglia nulla. Precisa e perfetta, con uomini di alto valore qualitativo (primeggia su tutti il giovane Ramsey, spina nel fianco degli azzurri). Manovra fluida, i pericoli corrono lungo le fasce, dove gli uomini di Benitez soffrono particolarmente. Tra le fila partenopee destano preoccupazione Britos e Zuniga: troppi gli erroracci dell'uruguaiano; poco in palla il colombiano. Anche Pandev non c'è, ed il Napoli è costretto a lasciare mestamente il rettangolo verde al termine del 93' minuto.
PRIMO TEMPO - Wenger schiera un 4-3-3 affidandosi alla tecnica di Ozil e alle prodezze di Ramsey, Flamini e Giroud. Benitez non può avvalersi di Gonzalo Higuain (l'attaccante, colpito da un risentimento muscolare, ha avuto lo stop da parte del medico). Recupera, invece, Albiol per una formazione grossomodo simile a quella vista in campionato, con l'unica eccezione di Callejon, Hamsik e Insigne in supporto a Pandev unica punta. Si parte con il Napoli che non riesce ad uscire dal guscio. Timorosa e troppo lenta, la squadra del tecnico spagnolo non riesce a tenere lo stesso passo della sua avversaria. Il risultato si sblocca già all'8', quando Ramsey si invola sulla destra e trova Ozil a trafiggere di sinistro il petto partenopeo.
Al 9' è ancora il Napoli a rischiare con lo scarico di Ramsey per Flamini, e Reina costretto ad intervenire. Al 15' arriva il raddoppio dei padroni di casa ad opera di Giroud su splendido passaggio di Ozil. Azzurri in bambola e completamente succubi del gioco avversario. Arsenal che continua ad aggredire e a far male. Si rintana nella propria difesa stretta senza commettere errori, ma continua a creare problemi sulle fasce partenopee ed in fase di ripartenza. Il Napoli sbaglia troppo, manca di veri terminali offensivi, difesa e centrocampo non rendono come dovrebbero. Si deve attendere il 22' per vedere sul campo gli uomini di Benitez, che tentano di rispondere prima con una punizione di Callejon troppo alta, poi con il destro di Insigne (unico tiro in porta per gli azzurri nel primo tempo), smorzato da un difensore e parato da Szczesny. Al 42' grande pericolo per gli ospiti, ma Ramsey viene colto in posizione di fuorigioco.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa il copione non cambia. L'Arsenal sfiora il 3-0, davanti ad un Napoli inebetito. Callejon e compagni, però, sembrano scuotersi. Prima Inler, poi Insigne, ancora Zuniga, tentano di accorciare le distanze. Tuttavia, gli uomini di Wenger si spaventano ben poco e, nonostante le sostituzioni di uno scialbo Pandev e di Callejon con Mertens e Zapata, manca un vero equilibrio di gioco sul campo. Al 71' il destro di Mertens cerca il secondo palo, ma è fuori anche se di poco. Ci vuole ancora un miracolo di Reina ad impedire il dilagare dello tsunami "Arsenal" quando il destro di Koscielny viene intercettato dal portiere azzurro di riflesso. Si sostituisce anche Albiol per preservarlo per le prossime gare. Termina 2-0 all'Emirates Stadium. L'Arsenal, per freschezza, velocità, qualità, concretezza e risultato, può dirsi soddisfatto.