Undici Champions League e ventotto trofei internazionali in campo stasera nel secondo match valevole per il Girone H della Uefa Champions League 2013/2014. A scontrarsi sono, infatti, l’Ajax di De Boer e il Milan di Allegri, due squadre che hanno la massima competizione continentale radicata nel proprio dna. I due club hanno condiviso partite importanti come le finali di Champions del 1969 e del 1995 e giocatori fantastici, su tutti Van Basten, Seedorf e Ibrahimovic. Il tecnico rossonero nei confronti degli avversari di stasera, nella conferenza stampa serale di ieri, ha affermato: "In Europa, le partite non sono mai facili. L'Ajax gioca un buon calcio, ha un'ottima tradizione. Bisognerà essere molto attenti, ci vorrà una buona partita sotto il piano tecnico e dovremo cercare di concedere meno palle gratutite a loro".
I rossoneri, reduci dalla vittoria in campionato contro la Samp, cercheranno di bissare il successo contro il Celtic per potersi giocare primato e discorso qualificazione già nel doppio confronto contro il Barcellona. Questo sembra essere l'obbiettivo di Allegri che al riguardo ha detto: "In caso di vittoria metteremo una buona percentuale dalla nostra parte, che ci permetterebbe di affrontare le due gare con il Barcellona in un modo più sereno". Perso di nuovo El Shaarawy, infortunatosi durante l’ultimo allenamento prima della partenza in Olanda, il Milan può contare sul ritorno di Mario Balotelli che, dopo la squalifica post-Napoli, è pronto a guidare l’attacco rossonero ed a farsi perdonare le proprie sfuriate. L’Ajax, comunque, non ci sta a fare da vittima sacrificale e, dopo il roboante successo per sei a zero contro i Go Ahead Eagles in Eredivisie, intende avvalersi delle mura casalinghe per raggiungere i rossoneri a quota tre punti.
Allegri è ancora alle prese con qualche problema di formazione, dopo l'infortunio del Faraone che avrebbe fatto il proprio rientro proprio nel match di stasera e che si aggiunge ai vari lungodegenti De Sciglio, Pazzini, Silvestre, Gabriel. L’allenatore toscano sembra voler proporre un 4-3-2-1: il cosidetto “albero di natale”, modulo con il quale il Milan, ai tempi di Carlo Ancelotti, raggiunse il tetto d'Europa del 2007. Confermatissimo Abbiati in porta, a suo supporto sono pronti Abate a destra, Zapata-Mexes al centro e Constant a sinistra. A metà campo con il rientro del capitano Montolivo, fondamentale in questa squadra perché unico nel dare geometrie e qualità in mezzo al campo, Allegri potrà contare sul centrocampo tipo: Montolivo-De Jong-Poli. In attacco, in appoggio dell’unica punta Balotelli, dovrebbero scendere in campo Birsa e Robinho. Probabile panchina per Alessandro Matri, Allegri, infatti, in conferenza stampa si è soffermato sul momento dell'attaccante ex Juve dicendo: " Domani può darsi che Matri vada in panchina perché domenica non ho Balotelli e sopratutto per le caratteristiche degli avversari. La spalla migliore per Balotelli dipende dall'avversario, ma Matri da quando è arrivato al Milan sta facendo bene, gli manca il gol ma le occasioni le ha avute".
De Boer schiera l’Ajax con il 4-3-3, vero e proprio marchio di fabbrica. Davanti al portiere Cilessen, normalmente riserva di Vermeer, sono pronti ad agire Moisander e Denswil al centro, con Van Rhijn e Blind ai lati. Centrocampo affidato a Poulsen-Duarte-De Jong. Esterni De Sa e Fischer, vero e proprio erede di Eriksen. Punta centrale l'islandese Sightorsson. Non sarà del match l’ex Bojan Krkic, alle prese con un infortunio muscolare.
Il pericolo numero uno per gli olandesi è sicuramente SuperMario Balotelli, l'allenatore De Boer parlando del bomber della Nazionale ha detto: "Contro il Barcellona abbiamo regalato due gol a Messi, non dobbiamo commettere gli stessi errori con Balotelli, che è un calciatore fantastico. Siamo concentrati su quella che dovrà essere la nostra partita e su come provare a fermare Balotelli". Sicuramente SuperMario ha qualcosa da farsi perdonare. I tifosi rossoneri sperano che inizi già dal match di Amsterdam, città che ha visto nascere le stelle di Marco Van Basten e Zlatan Ibrahimovic: due che, al Milan, certo non dimenticano..