L'allenatore blucerchiato Delio Rossi ha tenuto la conferenza stampa di rito, prima della delicata trasferta di Trieste. 

Mister, come sta la squadra?

"L'ultima partita è sotto gli occhi di tutti, ci ho messo la faccia, ho chiesto scusa a tutti. In un certo senso sono stato anche esagerato. Le persone vengono giudicate dalle azioni che fanno, le parole se le porta il vento. Possiamo solo rifarci una verginità con le prossime prestazioni".

Ha intravisto nei suoi ragazzi segnali di voler cambiare?

"Se devo essere sincero, nemmeno prima del derby avevo visto cose negative. I segnali una squadra li deve dare in partita. Non saremo dei fenomeni ma nemmeno quelli visti contro il Genoa". 

Pensa che possa essere producente cambiare strada per quanto riguarda ad esempio il modulo? 

"Ho a disposizione dei giocatori, vedremo se potrà esserci la possibilità di cambiare qualcosina. Cambiare completamente dopo una partita del genere significa trovare dei capri espiatori e a me questo non piace. Cambieremo, a tempo debito".

Cosa ne pensa della visita del presidente?

"Il presidente l'ho sentito subito dopo la partita, ho espresso i miei pensieri come ho fatto dinnanzi ai media. Non ho nessun problema, io sono un dipendente e cerco di fare il bene della società per cui lavoro". 

Sagramola ha detto in un intervista al Secolo XIX che c'è il settanta per cento di possibilità di salvarsi. Lei quale percentuale dà?

"Lo abbiamo detto anche all'inizio, ci sono varie squadre fuori dalle nostra portata. Personalmente non ho letto l'intervista; posso solo dire che ce la giocheremo con tutti, l'amministratore delegato non ha detto niente di nuovo. Nessuna squadra può partire già retrocessa o vincitrice del campionato. Sono comunque estremamente convinto che abbiamo le capacità per farlo, per salvarci".

Da Costa non è stato brillantissimo nelle ultime gare. Qual'è il suo pensiero in merito?

"La partita l'abbiamo persa su tutti i duelli, non solo per quanto riguarda il portiere. Non esiste un giocatore che è stato la causa principale della nostra prestazione. Il derby è una partita difficile per quanto riguarda la decifrazione, non è andato bene niente, non abbiamo giocato da Sampdoria. Il derby ti da tanto ma ti toglie anche tanto".

Il presidente ha espresso parole dure per la prestazione nel derby.

"Dal momento in cui firmo con una società sono il capro espiatorio per certi versi. Il mio ruolo ha oneri e onori. Se le cose vanno male è normale che siano di più gli oneri".

Il calendario riserva ora partite molto difficili: pensa che questo possa attenuare lo spirito di rivincita della Samp?

"Faremo di necessità virtù, noi ci siamo iscritti a questo campionato e dobbiamo giocare contro tutte le squadre. Non è cambiato nulla sotto questo punto di vista".

La formazione di domani a Cagliari sembra avere pochi dubbi, a parte il centrocampo.

"Vorrei anche confermare la stessa squadra, tutti avranno voglia di riscattarsi. Ovviamente qualche cambio fisiologico lo dovrò fare, per esempio ho da sostituire l'infortunato Eder".

Un gruppo di tifosi ha dato a lei e ai giocatori una lettera. Cosa si sente di dire riguardo a ciò?

"I tifosi ci hanno sostenuto fino alla fine con la morte nel cuore. Non ho davvero nulla da dire se non promettere il mio impegno per far si che non accadano più cose come domenica sera. Noi siamo giudicati da quello che facciamo. Ci sarà da soffrire, tutti ne siamo consapevoli".

Domani lo stadio sarà semi-deserto, come all'andata. Positivo o negativo?

"Domani non c'entrano le porte chiuse, sono tutte attenuanti: dobbiamo e vogliamo fare bene".

Da questa rosa si aspettava qualcosa di più o col tempo emergeranno i valori?

"Per giudicare una squadra occorre una decina di partite, non si può dare un giudizio preciso su tre sole partite, mi sembra un po' esagerato: anche Gesù ci ha messo sette giorni a costruire il mondo".

Quando recupererà Enzo Maresca potrà essere una soluzione?

"Ho 31 giocatori in rosa, giocano in 11, 20 devono stare fuori. Posso scegliere tra gli altri. Anche domani devo tenere fuori sei giocatori, ma non significa che non li veda bene: scelgo in base alla partita che penso di andare a fare".